Le ferrovie francesi sopprimono i viaggi speciali per fare posto all’alta velocità
Sempre meno viaggi a Lourdes per i malati, ma non è una crisi di fede, ma una esigenza dovuta alla scelta delle ferrovie francesi di dimezzare i treni speciali. Il settimanale Tempi ha intervistato Salvatore Pagliuca, presidente di Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes), nata 110 anni fa proprio per offrire un aiuto e una carezza ai malati cronici. Il presidente spiega così la decisione delle ferrovie francesi (Sncf): “Hanno scelto il business a discapito della carità: vogliono sostituire i treni speciali con quelli ad alta velocità. Noi non siamo un’agenzia viaggi, ma una compagnia di persone che va in pellegrinaggio insieme. Offriamo un’amicizia. Ecco perché non possiamo accettare di lasciare a casa non dei clienti ma degli amici.” Non è possibile spostare i pellegrinaggi sull’alta velocità, innanzi tutto perché non è un viaggio ma un pellegrinaggio e poi le carrozze non sono adatte alle esigenze di una comitiva che trasporta malati, ha necessità di cucinare, trasportare barelle, carrozzine e soprattutto la cappella per pregare e la farmacia. Esigenze che non si sposano col business. Cosa farà l’Unitalsi? Pagliuca risponde: “Ci siamo rivolti a Trenitalia e abbiamo aperto le trattative circa tre mesi fa, insieme ad altre associazioni europee che accompagnano i malati per provare a trovare una soluzione comune”. Un danno anche per la città che si è modellata nell’assistenza ai malati a partire dalla ferrovia e non creando strutture di accoglienza per pullman, che arriverebbero a centinaia. Un danno per la fede di molti malati che non potrebbero più fare un pellegrinaggio per pregare o chiedere una grazia, ma anche per i sani che – come dice il vescovo di Tarbes e Lourde, Nicolas Brouwe – guardano all’attaccamento a Maria e Gesù da parte di molti malati come una testimonianza forte.
Niente viaggi a Lourdes per i malati?
Aleteia - pubblicato il 23/05/14
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