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Save the children: in Italia 3,5 milioni di bimbi a rischio esclusione

Sad child in the park

© Zurijeta/SHUTTERSTOCK

Agi - pubblicato il 12/05/14

Un rapporto dell'associazione sulla cosiddetta "povertà educativa" e quella materiale

La poverta’ economica colpisce piu’ duramente i bambini del Sud e riguarda ormai oltre 1 milione di minori in tutta Italia, mentre 3 milioni e 500mila sono a rischio di poverta’ ed esclusione . E’ quanto denuncia il rapporto ‘La Lampada di Aladino-L’Indice di Save the Children per misurare le poverta’ educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia’.
Secondo il dossier, e’ la Campania, seguita da Calabria, Puglia (ex equo) e Sicilia, la regione con la maggiore "poverta’ educativa", cioe’ dove piu’ scarsa e inadeguata e’ l’offerta di servizi e opportunita’ educative e formative per bambini e adolescenti: largamente insufficienti gli asili e le scuole a tempo pieno, pochissimi i libri, lo sport, l’arte e perfino internet a occupare il tempo libero, alto e allarmante il tasso di dispersione scolastica. Una deprivazione educativa che si somma alla poverta’ economica. 

Al polo opposto della classifica e’ il Friuli Venezia Giulia, seguito da Lombardia ed Emilia Romagna, le regioni piu’ "ricche" di servizi e opportunita’ educative per bambini e adolescenti . Una "ricchezza" che perde pero’ di smalto al confronto con l’Europa: nessuna regione italiana e’ in linea con obiettivi europei come la copertura degli asili nido, che dovrebbe essere del 33% (nella fascia di eta’ 0-2 anni) ma arriva a stento al 26,5% con l’Emilia Romagna, mentre la Calabria, con il 2,5%, dista quasi 31 punti percentuali dal target europeo. E obiettivo mancato, anche nella maggior parte dello stivale, per la riduzione della dispersione scolastica sotto il 10%, con numeri altissimi in Sicilia (25,8%) ma anche in regioni del Nord come la Valle d’Aosta (19).

In occasione della diffusione del dossier, Save the children lancia oggi la campagna ‘Illuminiamo il Futuro’: 3 settimane di sensibilizzazione e raccolta fondi fino al primo giugno e l’avvio di un intervento programmatico sul territorio con l’apertura in 5 citta’ (Palermo, Catania, Gioiosa Ionica (Rc), Bari, Genova) dei primi ‘Punti Luce’ per rispondere concretamente alla deprivazione educativa e culturale di tanti minori e dare loro la possibilita’ di conoscere e coltivare i propri talenti.

I Punti Luce sono centri gestiti in collaborazione con una rete di organizzazioni partner ben radicate sul territorio (Associazione Mama Happy, CSI-Centro Sportivo Italiano-Catania, Associazione Inventare Insieme onlus, Associazione don Milani-Libera, UISP-Unione Italiana Sport per Tutti-Genova) e si trovano in aree caratterizzate da scarsita’ di servizi. Nei centri "ad alta densita’ educativa" bambini e adolescenti possono studiare, giocare, avere accesso ad attivita’ sportive, culturali e creative. Inoltre quelli in condizioni accertate di poverta’ saranno sostenuti da una ‘dote educativa’, un piano formativo personalizzato che consentira’ l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a un corso di musica o sportivo, la partecipazione a un campo estivo e altre attivita’ educative individuate sulla base anche delle inclinazioni e talenti del singolo bambino.

"Finora ci si e’ occupati soprattutto della poverta’ economica dei bambini e adolescenti, partendo dal dato eclatante di un milione di minori che vivono in poverta’ assoluta", ha spiegato Valerio Neri, direttore generale Save the Children Italia, "ma esiste una poverta’ altrettanto insidiosa e sottovalutata che e’ la poverta’ educativa, su cui Save the Children vuole portare l’attenzione di tutti con la campagna Illuminiamo il Futuro".

La poverta’ educativa, spiega ancora, "e’ la privazione per un bambino e un adolescente della possibilita’ di apprendere, sperimentare le proprie capacita’, sviluppare e far fiorire liberamente i propri talenti e aspirazioni.
E’ una deprivazione che spesso si salda con quella economica e che puo’ compromettere pesantemente non solo il presente ma anche il futuro di un bambino, a rischio di ritrovarsi, una volta adulto, ai margini della societa’ e del mondo del lavoro".

Fino al primo giugno sara’ possibile donare 2 euro inviando un sms dai cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e No’verca o chiamando da rete fissa TeleTu e TWT. Sara’ inoltre possibile donare 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. I fondi raccolti serviranno a finanziare i Punti Luce e le doti educative. Per aderire alla campagna, info su www.illuminiamoilfuturo.it.

Qui l’originale

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