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In Europa è possibile un nuovo inizio?

Call for the rejection of the Draft Resolution Estrela European Union 2013 – it

EU 2013 - European Parliament

Aleteia - pubblicato il 05/05/14

Unità, libertà e valore della persona al centro. Il punto di vista di Comunione e Liberazione sulle prossime elezioni europee

Alla vigilia delle elezioni europee del 25 maggio l’opinione pubblica è sempre più divisa tra chi spinge per uscire dall’Unione europea e chi ritiene inutile andare a votare perché di fatto non cambierà niente. Comunione e Liberazione offre, attraverso un documento, uno spunto di lettura e di giudizio rispetto al prossimo appuntamento elettorale.

Europa periferia
"Sebbene non manchino sostenitori dell’UE, si respria un prevalente senso di frustrazione: l’Europa non appare più come un centro, ma come una grande periferia del mondo globalizzato. Ma, nella scia di papa Francesco, proprio l’essere o il sentirsi "periferia", se guardato nel profondo, non può costruire l’occasione per recuperare un atteggiamento positivo e darci l’opportunità di cambiamento?"

I fattori del cambiamento
Il Servo di Dio Don Giussani, fondatore del movimento, nel 1986 ricordava alcuni fattori che hanno segnato la storia del mondo e dell’Europa da cui non si può prescindere:
– "Il valore della persona, assolutamente inconcepibile in tutta la letteratura del mondo;
– il valore del lavoro, che in tutta la cultura mondiale, in quella antica ma anche per Engels e Marx, è concepito come schiavitù, mentre Cristo definisce il lavoro come l’attività del Padre, di Dio;
– il valore del progresso, del tempo come carico di significato, perché il concetto di storia esige l’idea d’un disegno intelligente;
– la libertà. L’uomo non può concepirsi libero in senso assoluto: siccome prima non c’era e adesso c’è, dipende. Per forza. L’alternativa è molto semplice: o dipende da Ciò che fa la realtà, cioè da Dio, o diepnde dalla casualità del moto della realtà, cioè dal potere.

Fede e ragione
La politica europea si può e si deve fondare "su un uso della ragione sensibile alla verità e su un realismo che riconosce l’altro come un bene per sé e non come una minaccia. Come scrive papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, "il nostro impegno non consiste esclusivamente in azioni o in programmi di promozione e assistenza, ma prima di tutto un’attenzione rivolta all’altro considerandolo come un’unica cosa con se stesso. Questa attenzione d’amore è l’inizio di una vera preoccupazione per la sua persona e a partire da esso desidero cercare effettivamente il suo bene."

La vera emergenza
Il documento si conclude con un richiamo all’Europa, per ciò che dovrebbe essere al centro di ogni azione "L’apporto del cristianesimo è anzitutto l’educazione a guardare la realtà in tutti i suoi fattori e quindi a recuperare quell’impeto originale che si è offuscato nel tempo. Questa è la vera emergenza odierna."

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