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Le lacrime di Maria: in aumento nel nostro tempo“post-cristiano”

A Protestant Defense of Mary’s Perpetual Virginity – it

Raymond Brown

Emanuele D'Onofrio - pubblicato il 20/04/14

Tra qualche settimana, a Portici, Rino Camilleri discuterà di apparizioni mariane, dall’antichità ad oggi

Sono uno degli aspetti più controversi e spesso problematici della nostra fede. Eppure, le apparizioni della Madonna hanno accompagnato, quasi cadenzato, l’evoluzione della cristianità nei vari continenti. Spesso sono diventate oggetto di culto popolare ancora prima che la Chiesa avesse tempo e modo di pronunciarsi su questo o quell’episodio. Così è sicuramente per il caso più celebre degli ultimi trenta anni e oltre, quello delle apparizioni di Medjugorje, ancora al vaglio della Santa Sede. Rino Camilleri si è occupato di questo tema così delicato in due libri in particolare Medjugorje. Il cammino del cuore(2012) e Le lacrime di Maria. Da Medjugorje a Civitavecchia, un itinerario mariano(2013). Noi di Aleteia lo abbiamo intervistato.

Perché nel titolo fa riferimento specifico alle “lacrime” di Maria?

Camilleri: Perché in moltissime di queste apparizioni la Madonna si è presentata piangendo. In Spagna, ad esempio, nelle apparizioni all’Escorial che sono ancora in corso, si presenta come Mater dolorosa. Sembra che la prima apparizione mariana vera e propria sia nel 40 d.C., a Saragozza. A quel tempo la Madonna non era ancora ascesa al cielo, ma si presenta sul Pilar. Da allora fino ad oggi noi registriamo un crescendo che negli ultimissimi decenni ha un che di parossistico: fino ad un certo momento le apparizioni mariane c’erano state, ma erano state piuttosto rare; poi, esattamente dal XVI secolo, dopo la rivoluzione protestante, la Madonna comincia a presentarsi piangente, e cominciano anche le “lacrimazioni di sangue” dalle immagini mariane.

Le apparizioni di Maria hanno per lo più un significato profetico?

Camilleri: Se le guardiamo così, in modo superficiale, si vede che nei secoli cristiani la Madonna appariva più che altro come aiuto, come soccorso, a chi la invocava per una guarigione, o a protezione di eserciti e di città assediate da Musulmani. Erano quelli i nemici della cristianità, allora. Però dal XVI secolo in poi la cristianità si spacca e comincia una marcia di allontanamento dal Cristianesimo. Finiscono i secoli cristiani. Si arriva così al tempo di oggi, che definiamo secoli “post-cristiani”, in cui non c’è nemmeno l’ateismo militante quale poteva essere quello dell’Illuminismo o dei totalitarismi del 900, ma c’è proprio l’indifferenza, il distacco totale. La maggior parte della gente non è neanche atea, piuttosto è indifferente ed agnostica, non gliene importa proprio nulla.

Dedichi un capitolo anche alla Madonna “arrabbiata”…

Camilleri: Infatti in alcune apparizioni sorride, in altre piange, ma in altre ancora è arrabbiata. Il caso più clamoroso è l’apparizione alle Tre Fontane del 1947 in cui la Madonna, al veggente Bruno Cornacchiola si presenta scura in volto, e lo rimprovera aspramente: “Basta, smetti di perseguitarmi!”. Anche il look muta, a volte si presenta vestita d’azzurro, a volte di rosso, altre di verde come alle Tre Fontane, a volte di nero, altre di marrone. Poi sembra adattarsi anche al luogo in cui si trova; a certe etnie appare mediterranea o meticcia, come nel caso di Guadalupe, ad altre bionda con gli occhi azzurri, o con gli occhi neri…

Tutto questo si lega sempre a significati diversi da interpretare?

Camilleri: Spesso c’è un messaggio che riguarda i veggenti in prima persona, cioè coloro che la vedono. C’è un messaggio estetico che riguarda proprio loro, ed una parte del messaggio che invece riguarda tutti gli altri. Però in ognuna di queste apparizioni è l’esegesi poi che deve mettersi al lavoro per cercare di capire. C’è una varietà incredibile, in alcuni casi appare, dice due o tre parole e sparisce, in altri appare più volte, parlando sempre molto brevemente, in altri casi, come a Medjugorje, arriva tutti i giorni da più di trent’anni. Non si può fare una casistica ben precisa. Si può tuttavia rimarcare questo fatto: le apparizioni sembrano moltiplicarsi, e questo potrebbe essere anche interpretato come una specie di avvertimento. La domanda è: siamo agli sgoccioli? Alla fine? Ma anche su questo siamo in alto mare. La fine di che? Di questo periodo di “diavolo scatenato”? Ci fu un periodo di 100 anni nei quali diversi veggenti, lo stesso papa Leone XIII, videro apparire il diavolo scatenato e poi non più. Quindi fine di che? Del periodo brutto e poi ci sarà un’era di pace?

A che punto è il lavoro della commissione voluta da Benedetto XVI su Medjugorie?

Camilleri: C’è una commissione Ruini incaricata di studiare il caso e sta lavorando. Ma anche lì, ci troviamo davanti a messaggi contraddittori. Da una parte vengono citate le memorie di Giovanni Paolo II, il quale avrebbe detto che ci sarebbe andato volentieri; papa Francesco invece dice che “la Madonna non è un capoufficio della Posta che invia messaggi ai veggenti tutti i giorni”. Secondo me, ma è solo una mia opinione, questa commissione si chiuderà con un nulla di fatto, nel senso che lascerà le cose esattamente come stanno. Ora come ora infatti non può affermare “non è vero niente”, perché questo provocherebbe uno scisma, dato che ormai sono milioni le persone che vanno a Medjugorje, le stesse Radio Maria di tutto il mondo sono “medjugorjane”. D’altra parte non può neanche dire “sì è vero”, perché contraddirebbe tutta una serie di prelati che gli si scagliano contro, soprattutto i due vescovi di Mostar. Quindi credo che l’unica soluzione praticabile sia quella di lasciare le cose così come stanno, cioè niente di ufficiale e di ufficioso, chi vuole continuare ad andare lì ci vada, senza pronunciamenti.

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