Aleteia logoAleteia logoAleteia
giovedì 25 Aprile |
Aleteia logo
News
separateurCreated with Sketch.

Il sacerdozio femminile, chiave per porre fine alla violenza domestica?

The Key to Ending Domestic Violence Is Womenpriests Jeffrey Bruno – it

Jeffrey Bruno

Brantly Millegan - Aleteia - pubblicato il 04/04/14

Lodo Jimmy Carter per aver gettato una luce su molte ingiustizie terribili contro le donne, ma il sacerdozio riservato agli uomini non è una di queste

È sbagliato pagare le donne di meno solo perché sono donne. Le ragazze dovrebbero avere accesso all'istruzione. La violenza domestica è sempre inaccettabile, e la schiavitù sessuale è una piaga terribile e spesso nascosta in tutto il mondo, anche a casa nostra. Bisogna parlare più spesso di tutte queste cose e combatterle con maggior decisione.
Il fatto che il sacerdozio cattolico sia riservato agli uomini è in parte il motivo di tutto questo?

No, ma l'ex presidente statunitense Jimmy Carter sta dicendo alla gente che lo è.

In una recente intervista al canale MSNBC per promuovere il suo nuovo libro Call to Action: Women, Religion, Violence and Power (Chiamata all'azione: donne, religione, violenza e potere), ha affermato che “la Chiesa cattolica, la Convenzione battista del Sud e altri dicono spesso 'Le donne non sono qualificate ad avere un ruolo paritario nel servizio a Dio rispetto agli uomini'. E ovviamente, gli uomini di tutto il mondo considerano questo come una prova del fatto che possono abusare delle proprie mogli o pagare meno le donne”. In altre parole, a suo avviso c'è un filo diretto tra il sacerdozio unicamente maschile e la violenza contro la propria moglie (se vi sembra un volo pindarico la ragione è che in effetti lo è).

Contro questo modo di pensare pericoloso e confuso, avverte, la Bibbia insegna che gli uomini e le donne sono uguali.
Lodo gli sforzi di Carter nel gettare più luce sulle tante ingiustizie contro le donne in tutto il mondo, e apprezzo in particolare la sua volontà come democratico di parlare contro gli aborti selettivi in base al sesso del nascituro, ma sul sacerdozio cattolico sbaglia: il fatto che solo gli uomini possano diventare sacerdoti non è un'ingiustizia, e non incoraggia l'ingiustizia contro le donne.

Carter ha assolutamente ragione quando afferma che la Bibbia insegna che gli uomini e le donne sono uguali in dignità e valore. Entrambi sono creati a immagine di Dio, ed entrambi possono essere membra del Corpo di Cristo allo stesso modo. Nessuno mette in discussione questo fatto, e il valore e la dignità uguali di uomini e donne sono un insegnamento ufficiale della Chiesa cattolica.

Da ciò, però, non deriva il fatto che le donne possano e debbano essere sacerdoti. Perché? Perché uomini e donne sono diversi e hanno ruoli complementari.

A molte orecchie moderne suonerà come una contraddizione. Come possono uomini e donne essere uguali se sono diversi? Perché l'uguaglianza non significa identità.

È particolarmente strano che il secolarismo, che in genere opera in base a una visione materialista del mondo, neghi spesso uno dei fatti materiali più ovvi relativi agli esseri umani: che gli uomini e le donne sono oggettivamente diversi. E a causa di queste differenze reali, ci sono alcune cose che sono riservate a un sesso o a un altro, e questo va bene.
Ad esempio, è una grave ingiustizia che gli uomini non possano partorire figli? Se accettiamo questo fatto siamo “schiavi della biologia”? Dovremmo, quindi, perseguire tecniche che consentano all'uomo di “affrancarsi” e mettere fine a questa ingiustizia?

Ovviamente no. L'incapacità di partorire figli non è per gli uomini una perdita maggiore del fatto di non poter volare. Non sono conformi alla natura dell'uomo.

La Chiesa non afferma che le donne mancano dell'intelligenza o delle capacità manageriali per svolgere il tipo di cose che fanno gli uomini, come Carter sembra far intendere. Non è assolutamente questo (e infatti, anche se un uomo vuole diventare sacerdote deve dimostrare di avere le capacità giuste, perché non tutti gli uomini sono tagliati per fare i sacerdoti). La Chiesa, piuttosto, afferma che il sacerdozio è intrinsecamente maschile per ciò che un uomo è piuttosto che per ciò che fa. Più specificatamente, il sacerdote va le veci di Cristo come sposo della Chiesa sposa, e Cristo era un uomo (sì, gli sposi possono essere solo uomini).

La stessa Bibbia, che come dice giustamente Carter insegna che uomini e donne sono uguali nella dignità, insegna chiaramente anche queste cose, soprattutto nelle lettere di San Paolo. L'esempio più chiaro di come la Chiesa dovrebbe agire nello scegliere i propri sacerdoti viene da Gesù stesso.

I membri del clero sono oggi successori degli apostoli, che erano discepoli scelti da Gesù per guidare la Chiesa – ed erano tutti uomini. Sul caso di “Giunia”, per i più ferrati sulla questione, Jimmy Akin spiega che il nome può essere sia maschile che femminile e che il versetto potrebbe non identificare in quella persona un apostolo. Oltre a questo, se Gesù ha davvero ordinato ugualmente uomini e donne come apostoli, avremmo più prove di un unico versetto vago. Negli ultimi duemila anni, la Chiesa ha seguito l'esempio di Cristo senza eccezioni.

Ciò dà un significato diverso a quello che Stephen Colbert ha detto a Carter quando questi ha partecipato di recente al suo show. Interpretando il suo personaggio ultraconservatore, Colbert ha detto a Carter: “La nostra libertà di religione mi permette di interpretare la Bibbia in modo che si adatti alla mia visione del mondo”. L'implicazione era che il sacerdozio unicamente maschile è qualcosa che i “conservatori” vogliono che la Bibbia insegni anche se non lo fa. In realtà, però, ciò che ha detto Colbert descrive perfettamente l'atteggiamento di Carter. Fin dall'inizio, i cristiani hanno sempre inteso il sacerdozio intrinsecamente riservato ai maschi. Carter sta cercando di prendere una visione moderna di uomini e donne e far sì che la Bibbia vi si adatti.

È anche utile correggere un altro errore commesso da Carter. Egli afferma che il sacerdozio unicamente maschile significa che le donne non hanno un ruolo uguale nel servizio a Dio. Ancora una volta, se intende “uguale” nel senso di “identico” ha ragione, ma se intende “uguale” nel senso di “con lo stesso valore o la stessa importanza” sbaglia. Come ci ha ricordato il beato Giovanni Paolo II, l'obiettivo della vita cristiana non è accumulare potere, ma l'amore e la santità: “Il solo carisma superiore, che può e deve essere desiderato, è la carità. I più grandi nel Regno dei cieli non sono i ministri, ma i Santi”. I cattolici, in realtà, credono che una donna, la Beata Vergine Maria, occupi il posto più elevato delle creature in paradiso, mentre è possibile che molti papi si trovino all'inferno.

Dato che il sacerdozio esclusivamente maschile non è un atto di ingiustizia e non implica una minora importanza del ruolo femminile, persino indispensabile nella Chiesa e nel mondo, l'argomentazione di Carter sul fatto che questo incoraggi le vere ingiustizie semplicemente non regge. Lungi dall'incoraggiare queste ingiustizie, la Chiesa cattolica condanna fermamente realtà deplorevoli come la violenza domestica e la discriminazione nelle retribuzioni, e lo fa senza alcuna incoerenza.

Papa Francesco ha affermato di recente che “le donne nella Chiesa devono essere valorizzate, non 'clericalizzate'”. La soluzione all'ingiustizia contro le donne è l'amore – che include il rispetto per le differenze legittime tra i sessi.

—–
Brantly Millegan è vice editor ad Aleteia. È anche cofondatore e coeditore di Second Nature e codirettore dell'International Institute for the Study of Technology and Christianity, e sta conseguendo un M.A. in Teologia presso la St. Paul Seminary School of Divinity. Vive con la moglie e i figli a South St. Paul, Minnesota (Stati Uniti). Il suo sito web è brantlymillegan.com.

Tags:
sacerdozio femminileviolenza contro le donne
Top 10
See More