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Se Adamo e Eva hanno peccato anche noi siamo peccatori?

Adam & Eve – it

Sue Hasker - Catching up / Flickr / CC

padre Angelo Bellon, o.p. - Amici Domenicani - pubblicato il 02/04/14

Il Battesimo, donando la vita della grazia di Cristo, cancella il peccato originale e volge di nuovo l’uomo verso Dio

Quesito

Salve padre Angelo,
Avrei un’altra domanda da porle:
Il fatto che Adamo ed Eva abbiano peccato questo comporta che tutti noi abbiamo peccato. Quindi noi nasciamo già peccatori. Però il fatto che nasciamo già peccatori e quindi che tendiamo al male questo non è direttamente colpa nostra, giusto? Se Dio ci ha creati liberi perché noi nasciamo già tendenti al male, come conseguenza del peccato di Adamo ed Eva?


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. l’affermazione centrale della tua email è la seguente: “Il fatto che Adamo ed Eva abbiano peccato comporta che tutti noi abbiamo peccato. Quindi noi nasciamo già peccatori”. Chi legge queste parole potrebbe obiettare: perché comporta che tutti abbiamo peccato? Eppure le parole che hai usato sono praticamente simili a quelle della Sacra Scrittura.
San Paolo infatti scrive: “Per la disobbedienza di uno solo, tutti sono stati costituiti peccatori” (Rm 5,19) e “Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato” (Rm 5,12).

2. L’obiezione si riduce a questo: come posso aver peccato se ancora non esistevo? A questo risponde in maniera molto precisa il Catechismo della Chiesa Cattolica, il quale parte da un’affermazione di San Tommaso d’Aquino: tutti  siamo “come un unico corpo di un unico uomo” (Quaestiones disputatae de malo, 4, 1). E conclude: “il peccato originale è chiamato «peccato» in modo analogico: è un peccato «contratto» e non «commesso», uno stato e non un atto” (CCC 404).

3. Pertanto è stato commesso da tutti non perché l’abbiano commesso tutti, ma perché ha intaccato tutti. Ha intaccato tutti perché “Adamo aveva ricevuto la santità e la giustizia originali non soltanto per sé, ma per tutta la natura umana” (CCC 404). Per questo, Adamo ed Eva peccando non hanno privato della santità e della giustizia originale non solo se stessi, ma anche i loro discendenti. Il peccato originale ha intaccato la loro natura. E di conseguenza ha intaccato la natura umana, che essi trasmettono in una condizione decaduta (Concilio di Trento, DS 1511-1512).

4. Il peccato originale è una macchia dell’anima e nello stesso tempo è privazione della santità originaria. Ed è anche come una ferita che comporta anche un’inclinazione al male. Tuttavia col peccato originale non scompare l’inclinazione al bene. Anzi, questa inclinazione rimane e possiamo dire che rimane più forte dell’inclinazione al male, perché è la tendenza della natura, è una tendenza insopprimibile.

5. San Tommaso a proposito della libertà dice che “non è portata al bene e al male alla stessa maniera: perché la tendenza al bene è assoluta e naturale; quella invece al male è un difetto, e contro l’ordine della natura” (Somma teologica, III, 34, 3, ad 1). Questo è mostrato dal fatto che in genere le azioni compiute dagli uomini sono azioni buone: lavorano, mangiano, studiano, parlano col prossimo, organizzano… Talvolta sono anche azioni cattive e cioè peccati.

6. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda questo quando afferma: “Il peccato originale, sebbene proprio a ciascuno, in nessun discendente di Adamo ha un carattere di colpa personale. Consiste nella privazione della santità e della giustizia originali, ma la natura umana non è interamente corrotta: è ferita nelle sue proprie forze naturali, sottoposta all’ignoranza, alla sofferenza e al potere della morte, e inclinata al peccato (questa inclinazione al male è chiamata «concupiscenza»). Il Battesimo, donando la vita della grazia di Cristo, cancella il peccato originale e volge di nuovo l’uomo verso Dio; le conseguenze di tale peccato sulla natura indebolita e incline al male rimangono nell’uomo e lo provocano al combattimento spirituale” (CCC 405).

7. Venendo alla tua ultima domanda: l’inclinazione al male non è una colpa nostra, perché l’abbiamo ereditata. Sì, è vero, ma non di rado questa inclinazione viene rafforzata dai peccati personali. Dopo il peccato originale la libertà umana è indebolita. Ma a rimedio di questa debolezza Gesù Cristo ci dona la grazia, di cui il minimo grado è sufficiente per superare ogni tentazione al male. In Cristo la libertà è restituita all’uomo nella sua integrità.

Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo

qui l’articolo originale

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