Dalla bara del sacerdote che era stato campione della Misericordia“Pensate ai tanti confratelli che vi hanno preceduto. Vi diano la Misericordia che hanno avuto con i fedeli”. E' il suggerimento dato dal Papa ai sacerdoti di Roma durante un incontro del 6 marzo scorso. Bergoglio ha anche raccontato un episodio singolare: ha confidato infatti di aver rubato dalla bara la croce del rosario che aveva nelle mani un sacerdote che era stato un campione della Misericordia.
“Era – ha spiegato – un sacramentino famoso, e anche da lui il clero si confessava. Una delle due volte che Giovanni Paolo II venne in Argentina chiese un confessore in nunziatura e mandarono lui. Quando e' morto io ero vicario generale e andai alla chiesa che era stata di padre Aristide. Nella cripta era solo nella bara, due vecchiette e nessun fiore. 'Ma quest'uomo – mi dissi – ha perdonato i peccati a tutto il clero e ora non ha un fiore', cosi' sono salito e sono andato da una fioraia a un incrocio, e ho comprato fiori, delle rose. Poi ho cominciato a preparare la bara con i fiori. Allora ho guardato il rosario che gli avevano messo nelle mani e mi e' venuto in mente il ladro che tutti noi abbiamo dentro. Ho tolto con un po' di forza la Croce dalla corona e ho invocato Aristide: 'dammi la meta' della tua misericordia', ho chiesto. Ho sentito una cosa forte. E quella croce l'ho messa in tasca e sempre ce la tengo”.
“Ed ora che le camice del Papa non hanno tasche – ha aggiunto – porto sempre una busta di stoffa. E quando mi viene un pensiero cattivo contro qualcuno porto la mano a quella Croce”.