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Fatture, macumba, vudù e riti satanici: i malefìci per fare del male

Vudù, macumba: malefici per fare del male

© Public Domain

Credere - pubblicato il 21/03/14

Per un maleficio servono un mago, una persona che lo commissiona e un oggetto

di Stefano Stimamiglio

Don Gabriele, abbiamo parlato dei maghi e dei loro riti. Esattamente, come chiamarli?

Possiamo parlare genericamente di “malefìci”, attraverso cui si fa del male a un'altra persona invocando l'intervento del diavolo. “Maleficio” è, quindi, un termine generico che comprende tutte le forme in cui si nuoce a qualcuno attraverso l'azione straordinaria del demonio con fatture, legature, maledizioni, macumba, vudù, riti satanici, consacrazioni a Satana, eccetera. Per realizzare un maleficio occorrono tre cose: un mago, una persona che lo commissiona – per provocare ad esempio la morte di qualcuno, la sua malattia o la rovina economica o affettiva – e un oggetto. A quest'ultimo proposito, esattamente come nei sacramenti Dio trasmette la realtà spirituale redentrice attraverso un segno visibile – l'acqua per il Battesimo, il pane e il vino per l'Eucaristia, eccetera – e le parole del sacerdote in persona Christi, così l'oggetto viene maleficiato dal mago con formule e rituali che producono effetti spirituali negativi che partono da questi – vesti, foto, oggetti personali – e si trasferiscono sulle persone da colpire.

Può farci degli esempi?

Sto esorcizzando un giovane che, dopo sei anni di fidanzamento, ha lasciato la sua fidanzata. Poco dopo, ha cominciato ad accusare mali fisici improvvisi. A questo si è aggiunta l'impossibilità, constatata, per un più lungo periodo, di trovare un'altra ragazza e un lavoro. Si è scoperto che l'aspirante suocera non si era rassegnata allo scioglimento del fidanzamento e aveva commissionato un maleficio. Quando il giovane si è rivolto a me, dopo alcuni esorcismi i mali fisici sono quasi scomparsi, anche se non è ancora riuscito a trovare un altro amore e un lavoro. Un altro caso è quello di un uomo che, nella piazza di un piccolo paese di provincia, aveva aperto una boutique. Gli affari andavano bene. In quella stessa piazza, un certo giorno, ha aperto un concorrente. Improvvisamente nessuno ha messo più piede nella boutique del primo, neanche i clienti più affezionati. In quel caso, non ho constatato una possessione diabolica, ma una sorta di infestazione locale: così ho fatto celebrare alcune Messe dentro il suo negozio, e impartito personalmente alcune benedizioni ed esorcismi locali. Piano piano i clienti sono tornati.

Come si è accorto del maleficio?

Da questo netto e improvviso cambiamento, troppo sospetto per essere normale. In casi del genere, dove cioè manchino cause chiare, una domanda è sempre opportuno farsela.

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