Oltre ai truffatori esistono i veri adoratori del demonio che provocano dei mali spirituali gravidi Stefano Stimamiglio
Don Gabriele, abbiamo parlato della magia, che, come diceva lei, “è fare del male per mezzo del demonio”. Ma…cosa dire dei maghi?
Nessuno dubita che in giro ci siano tanti fanfaroni, falsi carismatici e falsi maghi. Forse, questi sono la maggior parte. Si fanno pubblicità in televisione, sulle riviste, su internet…questi sono solo imbroglioni, che fanno soldi a spese dei poveri creduloni, che a loro si affidano per risolvere i problemi che hanno. I falsi maghi fanno i loro riti senta ottenere alcun risultato evidente. Ma ci sono anche i veri maghi, i veri stregoni, magari travestiti da “veggenti”. Una minoranza, ma estremamente efficace. Queste persone, attraverso i loro riti, ottengono quello che chiedono, cioè l’intervento straordinario di Satana per provocare i mali spirituali di cui abbiamo già parlato – vessazioni, infestazioni locali, possessione e ossessione – o malattie fisiche o altri tipi di vessazione al lavoro in amore. La casistica è infinita. L’aumento di persone possedute o comunque disturbate spiritualmente mi fa dire che la superstizione di chi si rivolge a loro – così come quella di chi pratica anche da solo, e magari per scherzo, forme di occultismo come le sedute spiritiche – è anch’essa cresciuta in corrispondenza con un calo generalizzato della fede.
Come si diventa mago?
Esiste una sorta di “iniziazione”, veri e propri corsi che introducono a quella oscura arte. Non si impara in un battibaleno a recitare formule, compiere riti o utilizzare strumenti “di guarigione” o “di previsione” – che tali non sono, anzi! – quali ad esempio il pendolo, la lettura della mano, la radioestesia o i tarocchi. Credo che i percorsi di iniziazione siano molto diversi tra loro e, visto che di occultisti si tratta, non certo fatti alla luce del sole.
Quando agiscono normalmente?
Lavorano soprattutto di notte. Dopo aver propiziato Satana con dei veri e propri riti di adorazione, agiscono su fotografie, pupazzi di cera o altri oggetti appartenenti alla persona che si vuole colpire applicando la tecnica del “transfert”, trasferendo cioè a essa gli effetti spiritualmente negativi propiziati ritualmente su tali oggetti.
I maghi possono convertirsi?
I maghi – al pari degli esorcisti, anche se ovviamente su versanti completamente opposti – toccano con mano il mono dell’invisibile. Quando un mago si è “venduto” a Satana, non ragiona più in modo indipendente da lui, né normalmente ha la forza di liberarsene. Per questo credo che, seppur possibile, sia difficile che si convertano a Dio.