Scritto in greco, in ordine cronologico è l’ultimo libro del canone dell’Antico Testamento
di Rinaldo Fabris
Il Libro della Sapienza, scritto in greco, in ordine cronologico è l’ultimo libro del canone dell'Antico Testamento. Si può caratterizzare con tre aggettivi: è un libro ecumenico, progressista e ottimista.
1. Struttura letteraria e tematica
Il Libro, in forma di istruzioni-esortazionie, con toni e preoccupazioni apologetiche, si articola in parti. Nella prima si affronta il destino dei giusti e degli empi (Sap 1,1-5,23). Dopo l'invito iniziale – ricerca del Dio vivente e dono della sapienza Sap 1,1-15 – seguono, in due quadri contrapposti, il progetto-sorte degli empi e quello dei giusti (empi: Sap 1,16-2,24; 3,10-12.16-19; 4,1-6.18-19; 5,1-14; giusti: Sap 3,1-19; 4,7-18; 5,15-23). Nella seconda parte si presenta una teologia della sapienza: origine e ricerca della sapienza (Sap 6,1-9,18, dove si tova l’inno alla sapienza, Sap 7,22-8,1). Nella terza parte si fa una teologia della storia, presentando il giudizio di Dio sui giusti e gli empi, ebrei ed egiziani nella storia dell’esodo (Sap 10,1-19,21, dove si critica l'idolatria, (Sap 13,1-15,19).
2. Autore, tempo e luogo di composizione
Come altri libri sapienziali il Libro della Sapienza è posto sotto il nome di Salomone (Sap 7,1 9,1-18). Si tratta di uno pseudonimo per dare autorevolezza ad un insegnamento tradizionale. Dall'insieme del testo si può collocarne l'origine del Libro tra la fine del primo secolo a.C. e la prima metà del I secolo d.C., nell'ambiente di Alessandria d'Egitto, capitale dei Tolomei, patria di Filone (20 a.C.-54 d.C.). Qui è stata fatta la versione della Bibbia in greco, nota come la “Settanta” (LXX). Dalla lingua e cultura greco-ellenistica l’autore desume alcune parole-categorie di pensiero – come aphtharsía, “incorruttibilità”, athanasía, “immortalità”, psychê, “anima” – ma le adattata al modo di pensare biblico-ebraico.
Destinatari del Libro della Sapienza sono i Giudei della colonia ebraica di Alessandria, vittime di “persecuzioni” nell'ambiente greco-romano. L'autore vuole esortare i suoi correligionari alla fedeltà e metterli in guardia contro il rischio dell'apostasia sotto il fascino della cultura e dello stile di vita greco-romano dell’ambiente. Per questo egli ripropone i temi tradizionali della fede biblica, facendo ricorso alle categorie e al linguaggio dell'ambiente ellenistico.
3. Il messaggio
Il messaggio del Libro della Sapienza si può raccogliere attorno a tre temi: escatologia, sapienza, critica dell’idolatria-conoscenza di Dio (Sap 13,1-9; 14,12-21.22-31). La speranza della vita oltre la morte, è formulata in termini di immortalità e incorruzione dell'anima, ma è fondata sulla fedeltà di Dio che accoglie le “anime” dei giusti nella comunione di vita piena e felice, mentre la sorte degli empi è intrinsecamente destinata alla rovina totale. La sapienza è presentata come una realtà mediatrice tra Dio e il mondo: sono elencati 21 attributi della sapienza, ispirati alla tradizione biblica e alla cultura greca (Sap 7,22-8,1).