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Contro il bullismo, una bambina coraggiosa e un banco dell’amicizia

bullying 3 – it

© TinyGirlBigDream

Oleada Joven - pubblicato il 12/03/14

Acacia, una bambina americana con una deformazione alle mani, era oggetto di scherno... fino a che non ha avuto un'idea

Acacia Woodley vive in Florida (Stati Uniti). È nata senza la mano destra e con quella sinistra deformata.

Per molto tempo il suo aspetto è stato oggetto di derisione e rifiuto da parte di alcuni compagni, ma grazie all'educazione ricevuta dalla madre, che ha deciso di concentrarsi su tutto ciò che sua figlia poteva fare, ad Acacia non importa essere diversa. Anzi, le piace.

Anziché arrabbiarsi o deprimersi, ha chiesto alla preside di poter parlare a tutti i suoi compagni in pubblico per dimostrare loro che non era speciale né strana, ma solo una bambina come tutte le altre.

Ora nella sua scuola è andata oltre, creando un luogo per “cercare” amicizia, consolazione o incoraggiamento, e lo ha chiamato “banco dell'amicizia”.

Fabbricato in casa, è dipinto a colori vivaci e riporta parole come “rispetto”, “coraggio”, “onestà”, “sorriso” e la sua parola preferita, “sogno”.

Il banco è stato un grande successo nella scuola. I bambini e le bambine che sono da soli in cortile vi cercano compagnia per chiacchierare, condividere, ridere… e cercare di risolvere conflitti, trovare sostegno, sicurezza e un abbraccio. Tutti vogliono usarlo, anche la preside, che porta lì gli alunni per porre fine a un litigio.

Acacia ha anche proposto che, come si mettono in atto azioni per far fronte a comportamenti negativi (come il bullismo), se ne attuino anche per i gesti di gentilezza e amicizia.

Oggi la sua idea del banco dell'amicizia si sta estendendo in molte scuole, e sua madre ha fondato un'associazione di aiuto chiamata “Tiny Girl, Big Dream” (http://www.tinygirlbigdream.org/) per fabbricare questi banchi con materiali riciclati e distribuirli nelle scuole della Florida.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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