Il miracolo di un bambino nato senza segni di vita porta agli altari monsignor Fulton J. SheenNel paesino di Peoria, in Illinois, nel nord degli Stati Uniti, la comunità cattolica è in festa. La settimana scorsa il vescovo della diocesi, monsignor Daniel Jenky, ha confermato la notifica di una commissione di sette esperti medici che hanno avvisato la Congregazione per le Cause dei Santi in Vaticano di aver approvato “all'unanimità” un miracolo verificatosi per intercessione del servo di Dio monsignor Fulton Sheen.
Fulton J. Sheen (1895-1979), dottore in Filosofia e in Sacra Scrittura, è stato probabilmente il vescovo cattolico più acclamato e amato negli Stati Uniti nel XX secolo. Potente oratore, vincitore di premi per i suoi programmi televisivi e le sue trasmissioni radiofoniche (la più significativa di tutte è stata “Vale la pena di vivere”), grande educatore, missionario in tutto il mondo, ha partecipato al Concilio Vaticano II e ha scritto molti libri, tutti dedicati alla Vergine Maria.
Il primo dei suoi testi è stato “Dio e l'intelligenza nella moderna filosofia”, pubblicato nel 1925, l'ultimo la sua autobiografia postuma “Treasure in clay” (Tesoro in argilla). Forse quello che ha avuto più influenza è stato “La pace dell'anima”, ma esiste anche un classico infantile uscito dalla sua penna ingegnosissima dal titolo “La storia di Gesù, figlio di Maria”.
In uno dei suoi libri, “Errori e verità”, monsignor Sheen anticipa molto l'attuale linea di azione di papa Francesco di andare nelle periferie e incontrare quanti non conoscono o sono contrari alla Chiesa, accogliendoli e testimoniando che siamo “figli della verità”.
“La Chiesa – ha scritto monsignor Sheen – chiede ai suoi figli di pensare in modo solido e di pensare in modo pulito. Poi chiede loro di fare due cose con i loro pensieri. Chiede loro di esteriorizzare questi pensieri nel mondo concreto dell'economia, del governo, del commercio e dell'istruzione, e che mediante l'esteriorizzazione della bellezza puliscano i pensieri per produrre una civiltà bella e pulita (…). La Chiesa non solo chiede ai suoi figli di esteriorizzare i propri pensieri e di produrre così cultura, ma anche di interiorizzare i propri pensieri e di produrre così spiritualità”.
Annunciando la notizia dell'approvazione del miracolo attribuito all'intercessione di monsignor Sheen, monsignor Jenky ha affermato che “anche se ci sono ancora molti passi da compiere e servono più preghiere, oggi si è compiuto un passo significativo nella causa di beatificazione e canonizzazione del nostro amato Fulton Sheen”, un uomo che a suo avviso si è impegnato “a cambiare il mondo”.
Il miracolo riconosciuto è quello della guarigione inspiegabile di James Fulton Engstrom, un bambino nato apparentemente morto nel settembre 2010, figlio di Bonnie e Travis Engstrom di Goodfield, nella zona di Peoria.
Il piccolo James non ha mostrato segni di vita quando i medici hanno cercato di rianimarlo, per cui i suoi genitori hanno chiesto aiuto al servo di Dio. Anche se per un'ora dopo la nascita il polso del bimbo non si sentiva, il suo cuore ha iniziato a battere di nuovo.
Il gruppo di consulenti medici del Vaticano ha stabilito che non c'è una spiegazione scientifica per la guarigione del bambino. Dopo questa risoluzione, un'équipe di teologi riesaminerà il caso. Se lo approverà, il dossier potrebbe passare ai cardinali e ai vescovi che consigliano papa Francesco in materia di beatificazioni.
Con questo, il mondo della televisione avrà il suo primo beato, un uomo che aveva la forza della Parola e la forza del buonumore, come il suo amato papa Giovanni XXIII. Lo stesso monsignor Sheen raccontò questo aneddoto:
“Stavo andando a pronunciare un intervento quando mi sono perso nelle vie di Philadelphia.
Mi sono avvicinato a un gruppo di bambini che stavano giocando e ho chiesto loro:
-Potreste dirmi come si va al Comune?
Uno dei più grandi me lo ha indicato, chiedendomi:
-Che ci va a fare?
-Vado a pronunciare un intervento.
-Su cosa?
-Sul modo di andare in cielo. Ti piacerebbe ascoltarlo?
-Sul modo di andare in cielo? Ma se non sa nemmeno andare in Comune!”
[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]