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La Gran Bretagna è la patria della maternità surrogata

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Aleteia - pubblicato il 05/03/14
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Il fenomeno è aumentato del 255% negli ultimi 6 anni. Succederà così anche in Italia?Record di neonati grazie alla maternità surrogata in Gran Bretagna. Secondo i dati ufficiali, diffusi dall”Independent on Sunday‘, il numero di bambini nati da una madre surrogata è aumentato del 255% negli ultimi sei anni nel Paese, in mezzo a crescenti preoccupazioni per il fatto che la legislazione non abbia tenuto il passo con la domanda.

Lo scorso anno – scrive il Corriere Nazionale del 4 marzo – 167 bambini sono stati registrati in Gran Bretagna come nati da una madresurrogata, contro 131 nel 2011. "Un drammatico aumento" rispetto al 2007, quando solo 47 richieste dei genitori sono state depositate per registrare un bambino nato tramite maternità surrogata, secondo la Children and Family Court Advisory and Support Service (Cafcass).

La tendenza al rialzo continua. Nel solo gennaio 2014, 24 bambini sono stati registrati da genitori britannici dopo una maternità surrogata, e questo suggerisce che il 2014 sarà un altro anno record. Questa pratica è legale in UK solo per motivi altruistici, ad esempio a favore di un parente o un amico, e il solo pagamento accettabile è quello di "spese ragionevoli". Questo spinge molti aspiranti genitori a rivolgersi all’estero e a pagare donne disposte ad affittare il proprio utero e portate avanti le gravidanze. 

La maternità surrogata in Italia è proibita dalla legge. Ma gli ultimi casi hanno fatto riaccendere il dibattito sulla liceità del fenomeno. Infatti, sempre più spesso, molte donne che si trovano nella condizione di non poter concepire autonomamente un bambino decidono di recarsi in un paese estero dove è consentita la pratica dell’utero in affitto.