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Dobri Dobrev, il santo mendicante bulgaro

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Roberta Sciamplicotti - Aleteia - pubblicato il 04/03/14
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99enne, dona tutto quello che raccoglie a chiese e orfanotrofiHa quasi 100 anni, Dobri Dobrev, li compirà quest'anno. A chi non lo conosce, l'anziano signore bulgaro può sembrare un mendicante come tanti che dipende dalla carità dei passanti per tirare avanti, ma a Sofia (Bulgaria) tutti lo definiscono “santo” e “straniero divino”.

Vive in una canonica a 15 chilometri da Sofia e da tempo immemorabile si reca nella capitale bulgara – in passato a piedi, ora in autobus – per la sua questua quotidiana. Vive con gli 80 euro della pensione e con il cibo che gli viene offerto. “Tutti i soldi che raccoglie li dona da sempre alle chiese della zona (un giorno portò 35.000 leva, circa 18.000 euro alla Cattedrale di Aleksandăr Nevski) e agli orfanotrofi (di fronte a ogni bambino che incontra si inchina)” (Il Timone, 4 marzo).

È diventato popolarissimo e diversi siti ne celebrano la figura. Nel 2000 gli è stato anche dedicato un film documentario, nel quale ha affermato che “la buona volontà è giusta e vera. Tutto in essa è positivo” (Huffington Post, 4 marzo).

Il suo passato resta avvolto nel mistero. Un giorno ha raccontato di aver fatto “una cosa sbagliata” e di aver deciso da allora di riparare al male causato con una vita di penitenza.

Malgrado l'età molto avanzata, Dobrev “continua a donare generosamente agli altri il suo unico tesoro – gentilezza e umanità. E di volta in volta può essere visto per le strade della città alla ricerca di persone generose che implementino la sua causa” (Saintdobry.com).

“Non teme il freddo e il brutto tempo, non si preoccupa del fatto che non mangerà. Non è arrabbiato con la gente che è indifferente alla sua opera. Questo vecchietto irradia gentilezza e docilità. È pronto a baciare la mano di un bambino con un sorriso”, “a parlare di Dio con ogni passante”.


“Non conta sugli estranei per salvare il suo corpo, vuole salvare la loro anima. Non può essere definito un mendicante un uomo come lui che ha dimenticato le proprie necessità e raccoglie denaro per una nobile missione, lontana dai benefici materiali”.

Dobry ha quattro figli ed è sopravvissuto a due di loro. Una delle sue figlie si prende cura di lui, anche se vive a Sofia. L'anziano non nasconde l'amarezza per le false voci per le quali avrebbe diseredato i suoi familiari e avrebbe donato il denaro delle proprietà vendute. È per questo che non parla più della sua famiglia.


Pensa solo a donare. “È un uomo che colleziona virtù, riunisce e raccoglie frutti per la vita eterna”, ha commentato il segretario della Cattedrale di Aleksandăr Nevski.

Potrebbe essere paragonato a un altro vecchietto ben noto ma questa volta irreale – Babbo Natale. Dobri non porta ai bambini bambole, orsacchiotti o trenini, ma dà loro il proprio esempio e trasmette la speranza di diventare persone più onorevoli e spiritualmente elevate.

“Il suo messaggio? Duro ed essenziale come l’asse di legno su cui dorme: 'Non si deve rubare, mentire, commettere adulterio. Bisogna amare gli altri come Dio ci ama'” (Il Timone, 4 marzo).


 

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