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1 miliardo di ragioni per sostenere l’economia sussidiaria di Kickstarter

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© amytrippmyers

Aleteia - pubblicato il 04/03/14

Un esempio virtuoso per mostrare chi premia realmente il merito

Perché parlare di economia partecipativa? Innanzitutto perché raccogliere in 5 anni oltre 1 miliardo di dollari non è cosa da poco. Lo ha fatto Kickstarter la piattaforma di crowdfunding più nota del web, diventato negli anni un punto di riferimento per artisti e imprenditori di tutto il mondo. Un esempio virtuoso di cosa significhi affidarsi a quell'economia che premia veramente il merito, perché nasce da un'esigenza reale e riconosciuta. 

Ma che cos'è esattamente una piattaforma di crowdfunding?
Il termine crowdfunding indica il processo con cui più persone apportano somme di denaro per finanziare un progetto imprenditoriale o iniziative di diverso genere utilizzando siti internet (piattaforme o portali) e ricevendo in cambio una ricompensa. 

Esistono diverse forme di crowdfunding come l'equity-based crowdfunding: tramite l’investimento on-line si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione a una società: in questo caso, la ricompensa è la partecipazione finanziaria all’impresa con i suoi relativi ritorni economici. L’Italia è il primo Paese in Europa ad essersi dotato di una normativa specifica e organica relativa al solo equity crowdfunding.

Cos'è Kickstarter e come funziona
Kickstarter è un sito web di crowdfunding per progetti creativi. Si possono finanziare diversi tipi di imprese, tra cui film indipendenti, musica, spettacoli teatrali, fumetti, giornalismo, videogame e imprese legate all'alimentazione. Non è possibile "investire" su progetti Kickstarter per trarne un guadagno in denaro, ma solo "supportare" un progetto in cambio di una ricompensa materiale.

Come altre piattaforme di raccolta fondi, Kickstarter facilita la raccolta di risorse monetarie dal pubblico generico, un modello che aggira molte strategie tradizionali di investimento. I creatori del progetto scelgono una data di scadenza e un minimo di fondi da raggiungere. Se il minimo prescelto non viene raggiunto entro la scadenza, i fondi non vengono raccolti. Il denaro impegnato dai donatori viene raccolto tramite Amazon Payments. Un progetto può essere finanziato da qualunque parte del mondo, ma può essere aperto solo da persone residenti permanentemente negli Stati Uniti o nel Regno Unito.

E in Italia?
Nonostante la piattaforma statunitense consenta di pubblicare progetti provenienti solo da utenti inglesi o statunitensi, vi sono stati progetti italiani che, tramite referenti all'estero, hanno riscosso successo all'interno di Kickstarter.
Un esempio è costituito da ViVAX, una valigetta per laptop ideata dall'italiano Mattia Ventura; il progetto, lanciato per la prima volta nel dicembre 2012 e una seconda volta nel gennaio 2013, ha raccolto circa 41.000 pounds in 30 giorni, risultando il progetto italiano di maggior successo fino ad allora.

Un successo globale
Non sono mancate le controversie, i progetti abbandonati, le accuse di truffa. Ma al netto dei guai i primi 5 anni di Kickstarter sono un vero successo. È interessante notare come, su oltre 130 mila campagne lanciate, solo il 43% sia arrivata a compimento, mentre delle rimanenti, il 10% non ha ricevuto un solo dollaro. Per comprendere quanto sia stata esplosiva la crescita della piattaforma è sufficiente notare che quasi la metà di questo primo miliardo è stata raccolta nell’ultimo anno.

Oggi si può tranquillamente affermare che Kickstarter è la dimostrazione che il fenomeno del crowdfunding ha ormai raggiunto una portata globale. Infatti nonostante 2/3 del denaro raccolto provenga dagli Stati Uniti, la piattaforma ha raccolto utenti da 224 paesi diversi. Segno che chi parte "dal basso" può davvero pensare di volare in alto. 

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