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Don Gigetto de Bortoli, il terapista dei giovani tossicodipendenti

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Aleteia - pubblicato il 01/03/14
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L’esperienza del Centro Italiano di Solidarietà di Belluno
Trenta anni fa sembrava un sogno irrealizzabile, oggi è una realtà consolidata che ha salvato molti giovani dalle tossicodipendenze. Stiamo parlando del CEIS-Centro Italiano di Solidarietà di Belluno onlus fondato don Gigetto de Bortoli, insegnante, giornalista, educatore.

Don Gigetto si occupa di dipendenze e relazione d’aiuto, tramite approcci innovativi, basati sulla presa di responsabilità e sulla consapevolezza.

Il metodo di trattamento che si segue presso le strutture del CEIS viene denominato “Progetto Uomo” (PU). La persona è al centro e protagonista del suo percorso di recupero dalla dipendenza in un ottica di partecipazione e condivisione. Ogni forma di violenza o di coercizione è esclusa e poiché l’obiettivo ultimo è il raggiungimento della libertà dell’ospite dipendente da sostanze, anche l’entrata o l’uscita è libera.

A tutti si propone un sistema di vita di comunità, come risorsa e come strumento per il cambiamento. Fare vita di comunità, e sviluppare senso di appartenenza alla stessa, fornisce un modello alla persona, la quale ha la possibilità di interiorizzare un sistema di valori e di affetti di riferimento, funzionali al proprio miglioramento.