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Renzi-Grillo. Un dialogo tra sordi

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Aleteia - pubblicato il 19/02/14
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L’Italia non ha bisogno di bagarre politica ma di uomini che lavorino al bene comuneIl duello è andato in onda in streaming ma è parso simile a un dialogo tra sordi. Tra chi vuole alzare la voce di più dell'altro senza cercare il dialogo. Senza cercare una strada comune.

A dirla tutta Matteo Renzi ha provato a introdurre in maniera soft: «Non vi chiediamo alcun accordo vecchio stile, nessuno. Non siamo a chiedervi voti di fiducia o altro. Vogliamo raccontarvi cosa vogliamo fare nei prossimi 3-4 mesi, arrivando al semestre europeo con un’idea di Europa diversa» cercando quindi di parlare di una proposta politica concreta. La replica di Grillo – come scrive tempi.it del 19 febbraio – è stato uno dei soliti comizi, che ha poi proseguito quasi ininterrottamente fino alla conferenza stampa: «Io sono venuto qua per dimostrarti qualcosa in maniera educata, gioiosa e appassionante. Non ti do la fiducia perché rappresenti le banche e i poteri forti. Sei un giovane vecchio».

Renzi ha provato a prendere la parola – scrive Huffington Post il 19 febbraio – ma è stato costantemente interrotto: "Non è il trailer del tuo show – dice il premier in pectore al leader M5s – non so se sei in difficoltà sulla prevendita, se vuoi ti aiuto ma il tuo popolo ti ha chiesto di incontrarmi ma tu non sei mai stato democratico. Esci da questo blog!".

La cosa preoccupante è che nel nostro Paese ci sono ancora personaggi che non guardano all'interesse del popolo. In questo momento, più che mai, è chiaro a tutti cosa serve all'Italia: riforme immediate, strutturali e concrete per non sprofondare, per aiutare famiglie, lavoratori e imprese a riprendersi. E chi può farlo? Solo chi guarda veramente in faccia l'uomo e il suo bisogno e si fa carico di essere instancabile "cercatore" del bene comune

 
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