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Una seconda verginità è possibile?

Couple sur la plage devant un coucher de soleil, à l’île de la Réunion

MDN (Olivier)

Alfa y Omega - pubblicato il 18/02/14

Molte persone che hanno perso la verginità chiedono di poter rivivere questa esperienza

“All'inizio del nostro fidanzamento abbiamo deciso di avere rapporti sessuali. Era ciò che ci si aspettava che facessimo. A poco a poco, però, abbiamo visto che in qualche modo il sesso intorbidiva un po' la nostra relazione; non ci sentivamo a nostro agio, e quindi abbiamo deciso di smettere di avere rapporti fino al matrimonio. Questo ci ha aiutati ad amarci di più, al di sopra dei nostri corpi, e ci ha anche aiutati a preparare meglio non solo il giorno delle nostre nozze, ma anche la nostra vita di coppia. Oggi consideriamo quel periodo come un tesoro”.

Parlano così due sposi novelli che hanno deciso di sperimentare quella che don José María Contreras definisce la “seconda verginità”. Scrittore, accompagnatore di molti fidanzati e autore del blog Pequeños secretos de la vida en común, don José María spiega che “molti ragazzi e molte ragazze – soprattutto queste ultime – per non fare brutta figura o per non vedere l'altro frustrato decidono di avere rapporti per paura di perderlo. Questo dimostra scarsa autostima da parte loro e poca maturità da parte del ragazzo. Spesso il sesso fa rompere fidanzamenti che, dal mio punto di vista, avrebbero avuto epilogo in un buon matrimonio”. E aggiunge: “Il problema è che non si sa cosa sia l'amore. È la cosa più grave che avviene oggi, non solo ai fidanzati, ma anche a molte persone sposate. Ci educano i programmi e le riviste 'del cuore', che dicono che l'amore è solo un sentimento”.

“Se si hanno rapporti, sembra che ci sia ormai l'obbligo di continuare ad averli. Il rapporto si focalizza molto sul sesso e costa molto poi alzare la testa e vedere come sta la coppia. Nelle donne c'è da un lato una dipendenza emotiva più forte, dall'altro un sentimento di voler verificare che anche senza sesso si viene amate; ma non si ha il coraggio di manifestarlo. La paura di perdere l'altro dopo aver avuto rapporti aumenta moltissimo, e anche l'insicurezza, che è del tutto controproducente per il fidanzamento”.

Vale quindi la pena di aspettare? “Certo che vale la pena”, afferma don José María, “perché è la cosa naturale e permetterà ai fidanzati di conoscersi di più e meglio. La fedeltà matrimoniale, inoltre, si allena nel fidanzamento. Bisogna aver chiaro che non si è padroni dei propri sentimenti, ma bisogna esserlo dei propri amori. Quando non funziona il sentimento, bisogna ricorrere all'intelligenza per sapere cosa bisogna fare per continuare ad amare, e ricorrere alla volontà per fare ciò che ci ha detto l'intelligenza. Se tutto si basasse solo sul sentimento si spezzerebbero tutte le coppie. Quando il fidanzamento è centrato sul sesso, questo non si impara”.

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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