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Padre Loring e le sue risposte alle domande che ci si pongono sulla dottrina cattolica

Father Jorge Loring 2

© DR

Catholic.net - pubblicato il 10/02/14

Ricordando l'apologeta defunto e le sue “risposte per avere fede”

Un omaggio al grande apologeta, le sue 400 risposte alle domande che ci si possono porre sulla dottrina cattolica:

Sull'eternità di Dio

Signor Jorge, fin da piccola so che Dio esiste, perché me lo hanno detto i miei genitori e a catechismo quando mi preparavo alla Prima Comunione, ma il mio dubbio è: Dio ha fatto il mare, il cielo, la terra e l'uomo. E lui, chi lo ha creato? Nessuno ha saputo dirmelo. Per favore, mi aiuti, se può. È una cosa che mi ha sempre confuso molto. So che esiste perché mi ha aiutato, ma chi lo ha creato?

Il tuo dubbio deriva dal fatto che tutto ciò che vedi sulla terra ha la propria origine in altro, ma Dio è diverso. Essendo il primo non può venire da altro, perché allora sarebbe il secondo. Il primo è eterno. Non ha principio. Esiste da sempre. Non ha cominciato, né da un altro né da se stesso, perché prima di esistere nulla si può fare. Cent'anni fa tu non esistevi, e non hai potuto fare nulla per esistere. Per questo il primo deve essere eterno. E questo primo essere eterno creatore di tutto ciò che esiste lo chiamiamo Dio.

Sull'onnipotenza di Dio

Reverendo padre, un amico mi ha posto un'obiezione contro l'onnipotenza di Dio e non so come rispondergli. Mi dice: Dio non è onnipotente perché non può fare una pietra tanto pesante da non poterla sollevare. Cosa gli si può rispondere? Molte grazie.

Ciò che dice il tuo amico è falso, perché racchiude una tautologia: Dio non può fare ciò che non può fare. Dio può fare tutto ciò che non è contraddittorio e assurdo. Ad esempio, non può fare un cerchio quadrato, perché è un assurdo. Se è cerchio non può essere quadrato. Ma tutto ciò che non è contraddittorio può essere realizzato da Dio.

Su come conoscere Dio

Non sono cattolico, ma mi piacerebbe conoscere Dio. Qual è la via?

Secondo me il modo migliore di conoscere Dio è la sua opera: la Creazione.

Vedendo un'opera d'arte scopro il talento dell'artista. Vedendo la Creazione vedo il talento di Dio creatore. Poi, attraverso la storia conoscerò Gesù Cristo, e con i Vangeli l'amore che ha per noi morendo sulla croce per redimerci.

I progetti incomprensibili di Dio

Salve, sono cattolico e appartengo a una comunità neocatecumenale. Sono il primo responsabile della mia comunità, ma ho una domanda. Ho un'inquietudine: è sulla volontà di Dio nella nostra vita. Ho chiesto molto a Dio nelle mie preghiere di concedermi la grazia di accettare la sua volontà in tutti gli eventi della mia vita: familiare, lavorativa, comunitaria… Mi aiuti a comprendere la volontà di Dio nella mia vita.

È del tutto naturale che a volte non comprendiamo i progetti di Dio. Pretendere che Dio faccia solo ciò che vogliamo sarebbe superbia; basta sapere che Dio è Padre e tutto ciò che fa è per il nostro bene. Ma molte volte non lo capiamo. Come il bambino piccolo non capisce che la puntura dell'iniezione che gli fa la mamma è per il suo bene. Accettare di buon grado tutto ciò che Dio dispone è segno di fiducia nell'amore di Dio.

Sulla bontà di Dio

Caro padre Jorge Loring, le scrivo per dirle che non credo che andrò in Cielo. Cerco di essere perfetto, ma non ci riesco. Vorrei non essere nato perché non sono felice di ciò che non posso fare. Credo che dovreste dire la verità all'umanità: se Dio fosse buono come dicono, non avrebbe creato un luogo tanto cattivo come la pena eterna. Per favore, non ingannate la gente.

Non scoraggiarti. Se ti penti e hai volontà di correggerti, Dio ti perdona. E non dubitare del fatto che Dio è buono.

– Ci crea perché siamo felici nella gloria.
– E perché la valorizziamo vuole che collaboriamo con opere buone.
– E se pecchiamo e ci pentiamo, egli ci perdona.
– E per sostenere il nostro pentimento muore sulla croce.
– La redenzione di Cristo è la dimostrazione suprema di amore per gli uomini.

Ma Dio oltre ad essere misericordioso è giusto. Per questo non può perdonare chi non si pente. Sarebbe una mostruosità, che Dio non può fare, perdonare chi non si pente. E chi non si pente prima di morire non può più pentirsi, perché dopo la morte non c'è più libertà né per peccare né per pentirsi. Per questo chi non si pente prima di morire rimarrà eternamente senza pentirsi, e Dio eternamente senza poterlo perdonare. Per questo l'inferno è eterno.

Dio sa tutto?

Dio sa tutto. Sa se mi salverò o verrò condannato. Visto che Dio non si può sbagliare, se sa che sarò condannato lo sarò sicuramente. Perché allora mi devo preoccupare di essere buono?

Hai ragione. Dio sa tutto, e sa cosa farai, ma quello che farai lo farai perché lo vuoi, non perché Dio lo sa. Dio lo sa perché ha già visto il film della tua vita, perché per Dio non c'è tempo, vede tutto in un momento. Ma il tuo film lo giri tu liberamente. Se vai al cinema con un amico a vedere un film che conosci, sai già il finale, e dici al tuo amico chi è l'assassino, ma la tua conoscenza non ha influito su ciò che fa l'assassino. Noi facciamo le cose successivamente, ma Dio le vede in modo simultaneo.

Se la televisione mi mostra un quadro facendo una panoramica con la telecamera, io vedo il quadro in modo successivo, ma se sono seduto davanti al quadro al museo lo sto vedendo in modo simultaneo. Così Dio vede la mia vita, ma la mia vita la faccio io liberamente. La conoscenza di Dio non influisce sulla mia libertà.

Comportati bene e Dio sa che ti salverai, ma se ti comporti male Dio sa che ti condannerai. Dio sa se quest'anno ci sarà un buon raccolto o se si perderà per la siccità, ma sa anche che se non semini è sicuro che non ci sarà raccolto. È indispensabile che facciamo la nostra parte se vogliamo un buon finale.

Su come confidare in Dio

Caro padre Loring, le scrivo perché ho un dubbio esistenziale. Mi chiedo se dobbiamo avere fiducia in noi stessi per raggiungere una meta o la fiducia deve essere riposta solo nel Signore e in Maria Santissima. Lo dico perché le tecniche psicologiche ti dicono che devi avere fiducia e sicurezza in te stesso, ma i santi come Santa Teresina di Lisieux avevano riposto la propria fiducia ciecamente nel Signore, come il bimbo che dorme tra le braccia del padre. Grazie di cuore. Ho bisogno di un po' di luce.

Sono necessarie entrambe le cose: la fiducia in Dio, perché tutto dipende da lui, ma anche la fiducia in noi stessi per agire con entusiasmo, perché Dio vuole che facciamo la nostra parte, e chi non confida nelle proprie possibilità non fa nulla.

Su come parlare con Dio

La mia domanda è: perché non possiamo vedere, parlare, toccare o avere qualche esperienza diretta sensoriale di Dio, qualche esperienza che ci dia la certezza della sua presenza? Questa domanda nasce dal fatto che ho iniziato a insegnare la fede a mia figlia di 4 anni, grazie alla sua Bibbia per bambini. La seconda storia è l'espulsione di Adamo ed Eva dal paradiso, e non ho saputo spiegare perché non possono tornare a vedere Dio. Ci ho riflettuto e ho pensato che come madre posso insegnarle molte cose, ma la cosa migliore che posso fare è darle la certezza del mio amore per lei. E ho pensato che anche se ho la sicurezza dell'amore di Dio perché sono stata allevata nella fede, ci sono molti, anch'essi figli del Padre, che non hanno questa certezza e cercano in mille posti risposte alle loro inquietudini spirituali.

Io non lascerei mia figlia nelle mani di maestri, bambinaie, domestici, ecc. aspettando che mi conosca attraverso di loro, che le parlino di me e di come provvedo a ciò di cui ha bisogno, che altri le parlino di come la amo e la circondo di segni del mio amore. Anche prima che avesse la capacità di pensare e di parlare, già aveva la certezza del fatto che la amo e che la curerò e la proteggerò, perché ha avuto una serie di esperienze dirette (sensoriali) con me; nessuno ha dovuto parlarle di me, nessuno ha dovuto mostrarle i segni del mio amore, non ha dovuto seguire un lungo e difficile cammino di fede per incontrarmi, non ha dovuto aspettare che il suo spirito fosse preparato a stabilire una conversazione con me.

Perché dobbiamo passare la vita pieni di dubbi, di silenzi, di deserti? Perché non possiamo avere un'esperienza nella nostra vita che ci dia la certezza della sua presenza? Se ci ha creato esseri sensoriali, perché non lo possiamo sperimentare a livello sensoriale? Grazie per il tempo che mi dedicherà e per il suo aiuto.

Dio è spirito, per cui non lo si può toccare. Ma possiamo parlare con lui, certi del fatto che ci ascolta, anche se non ci risponde a livello sensoriale.

Articolo pubblicato originariamente da Catholic.net

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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