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Papa Francesco, i giovani e gli anziani

Papa Francisco cercado por crianças na favela de Manguinhos (25 de julho de 2013)

Nuovo numero di “Vatican magazine”, il notiziario televisivo settimanale del Centro Televisivo Vaticano“Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore … Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui”.

La vicenda descritta dall’evangelista Luca – dice Papa Francesco –“fu anche un incontro all’interno della storia del popolo, un incontro tra i giovani e gli anziani: i giovani erano Maria e Giuseppe, con il loro neonato; e gli anziani erano Simeone e Anna, due personaggi che frequentavano sempre il Tempio”.

Il Papa in Evangelii Gaudium ricorda che “gli anziani apportano la memoria e la saggezza dell’esperienza, che invita a non ripetere stupidamente gli stessi errori del passato. I giovani ci chiamano a risvegliare e accrescere la speranza, perché portano in sé le nuove tendenze dell’umanità e ci aprono al futuro, in modo che non rimaniamo ancorati alla nostalgia di strutture e abitudini che non sono più portatrici di vita nel mondo attuale”.

A partire da tale prospettiva dunque l’incontro tra i giovani sposi Maria e Giuseppe con Gesù e il vecchio Simeone “E’ un singolare incontro tra osservanza e profezia, dove i giovani sono gli osservanti e gli anziani sono i profetici!”. E’ proprio così: Maria e Giuseppe vengono descritti dall’evangelista come coloro che volevano adempiere la Legge, sono cioè giovani che vivono “la gioia di camminare nella Legge del Signore!”.

Gli anziani – Simeone e Anna – che il vangelo descrive come guidati dallo Spirito Santo “sono pieni di vita “ perché – ricorda Papa Francesco -animati dallo Spirito Santo, docili alla sua azione, sensibili ai suoi richiami…”.

Chi muove tutto sulle strade della legge e su quelle della profezia è Gesù. Infatti “è Lui che muove tutto, che attira gli uni e gli altri al Tempio, che è la casa di suo Padre”.

Così “mentre l’osservanza della Legge è animata dallo stesso Spirito” anche “la profezia si muove nella strada tracciata dalla Legge”. Proprio in questo modo la distanza tra le generazioni non è luogo di incomprensione o di conflitto ma occasione di consegna dell’esperienza della fede, di passaggio di testimone tra le strade sicure della legge, che è pedagogica, a quelle liberanti della profezia.