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I Legionari di Cristo eleggono nuovi vertici e si scusano

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Catholic News Agency - pubblicato il 07/02/14
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“Non possiamo cancellare il passato”, ha affermato il direttore. “Dobbiamo imparare le lezioni”La congregazione dei Legionari di Cristo ha rivelato i nomi del nuovo consiglio generale il 6 febbraio, porgendo anche scuse formali a quanti hanno sofferto per le azioni immorali del fondatore.

L'annuncio dei nuovi superiori giunge sulla scia del primo Capitolo generale dei Legionari, iniziato il 9 gennaio e che è stato ordinato da Benedetto XVI sull'onda delle rivelazioni relative alla doppia vita condotta dal fondatore della congregazione, il defunto padre Marcial Maciel.

In un comunicato stampa del 6 febbraio, i Legionari hanno riferito dell'elezione di padre Eduardo Robles Gil come nuovo Direttore Generale e di padre Juan José Arrieta come Vicario Generale.

“Dalla mia ordinazione, ho servito in varie parti del mondo e in diversi tipi di ministero: scuole, ministero familiare, amministrazione o come superiore di una comunità di Legionari”, ha ricordato padre Robles Gil. “Ora dovrò abituarmi a Roma”.

Padre Robles Gil è stato eletto dal Capitolo il 20 gennaio, e il suo nuovo incarico è stato confermato personalmente dall'arcivescovo José Rodríguez Carballo, O.F.M., segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, il 6 febbraio.

Oltre a pubblicare il nome dei nuovi superiori, i Legionari hanno diffuso la loro posizione conclusiva sul fondatore, padre Maciel, e sul cammino di rinnovamento che sta percorrendo la Legione di Cristo.

Nel comunicato stampa sulle loro dichiarazioni ufficiali, padre Robles Gil ha sottolineato che il Capitolo generale che si è appena concluso “segna sia una fine che un nuovo inizio”.

“È quello che sentono molti dei padri capitolari ed è quello che abbiamo detto nella sala capitolare”, ha dichiarato, aggiungendo che perché “sia davvero un nuovo inizio è necessario mettere le sfide del passato al proprio posto”.

“Non possiamo cancellare il passato”, ha indicato, sottolineando che “dobbiamo imparare le lezioni, rattristarci per ciò che è accaduto, aver fiducia nella misericordia di Dio e, come San Paolo, andare avanti per perseguire l'obiettivo di raggiungere Cristo”.

Circa le azioni del fondatore Marcial Maciel, padre Robles Gil ha dichiarato: “Riflettiamo sulla portata del male e dello scandalo provocati, capiamo che siamo sotto lo sguardo misericordioso di Dio, che con la sua Provvidenza continua a guidare i nostri passi”.

Il nuovo direttore ha espresso la speranza che Dio “abbia misericordia” di padre Maciel, morto nel 2008, e ha espresso il suo “profondo rammarico” per gli atti di abuso e il comportamento sessualmente esplicito del fondatore, il suo “uso arbitrario dell'autorità” e la sua dipendenza dalle droghe.

Con una “ferma condanna” nei confronti del comportamento del fondatore, padre Robles Gil ha espresso il dolore della congregazione per il fatto che “molte vittime e altre persone coinvolte abbiano atteso tanto tempo invano per delle scuse e un atto di riconciliazione da parte di padre Maciel”. “Oggi vorremmo porgere quelle scuse mentre esprimiamo la nostra solidarietà a quelle persone”.

Sottolineando che padre Maciel non è più un “modello” per la congregazione e i suoi scritti non sono più “una guida per la vita spirituale”, il nuovo Direttore ha osservato che “una congregazione religiosa e le sue figure essenziali non hanno la propria origine nella persona del fondatore”.

“Sono un dono di Dio che la Chiesa accetta e approva, e che poi vivono nell'istituto e nei suoi membri”, ha osservato.

Nelle loro scuse formali alle vittime delle azioni di padre Maciel, i Legionari hanno riconosciuto “con tristezza l'incapacità iniziale di credere alle testimonianze di persone che erano state vittime di padre Maciel, il lungo silenzio istituzionale e, in seguito, le esitazioni e gli errori di giudizio quando si è trattato di informare i membri della congregazione e altri”.

“Chiediamo scusa per questi punti deboli, che hanno aumentato la sofferenza e la confusione di tanti”, ha dichiarato padre Robles Gil a nome della congregazione, esprimendo anche la sua “tristezza” per il fatto che “i fratelli, i religiosi e i sacerdoti” che se ne sono andati non siano più con loro.

“Vorremmo chiedere scusa e ribadire il nostro desiderio di riconciliarci con tutti coloro che in un modo o nell'altro sono stati feriti dai tristi eventi di questi anni e dalle nostre mancanze”.

Il comunicato stampa ha anche incluso le conclusioni finanziarie della commissione incaricata di indagare sui Legionari, che ha scoperto che non c'erano tracce di “appropriazione indebita di denaro o di altre irregolarità nelle azioni fiscali che sono state analizzate”.

Considerando “tutte queste questioni”, padre Robles Gil ha sottolineato che il cammino della congregazione verso un “autentico e profondo rinnovamento”, confermato da papa Francesco, “ha fatto passi avanti, ma non è ancora terminato”.

“Gli eventi di questi anni segneranno l'identità e la vita della nostra congregazione”, ha affermato, aggiungendo che “quando considerati alla luce della Provvidenza possiamo accettarli, confrontarci con loro e trasformarli in un trampolino verso un nuovo stadio della nostra storia”.

Padre Robles Gil è nato a Città del Messico nel 1952, e dopo essersi laureato in Ingegneria industriale è diventato un membro consacrato del movimento Regnum Christi nel 1975. Ha fatto la professione perpetua nel 1981 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.

Nel 2011 è stato nominato dal cardinale Velasio De Paolis membro della Commissione di avvicinamento per i Legionari, ed è direttore territoriale del Messico dal 1° agosto 2013.

Gli altri sei nuovi membri del Consiglio sono padre Juan José Arrieta, LC., come Vicario Generale e padre Sylvester Heereman, LC., padre Jesús Villagrasa, LC., e padre Juan Sabadell, LC., come consiglieri generali, padre José Gerardo Cárdenas, LC., come amministratore generale e padre Clemens Gutberlet, LC., come procuratore generale.

Pregando Nostra Signora dei Dolori, che è stata “una testimone del potere redentore di Cristo che conquista il male e il peccato”, padre Robles Gil ha dichiarato: “A lei, nostra Madre, affidiamo il nostro futuro con grande fiducia”.