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5 modi per mantenere la pace in casa, anche con i bambini

5 Ways to Bring Peace to Your Home with Kids Amanda Tipton – it

Amanda Tipton

Kathleen M. Berchelmann - Aleteia - pubblicato il 03/02/14

La serenità non è un desiderio, è una necessità

È difficile dire che la mia casa è un luogo “pacifico”: abbiamo cinque figli, di 9, 7, 4 e 2 anni, e un neonato di due mesi. Circa due anni fa, però, abbiamo compiuto qualche cambiamento che ha portato dei momenti di pace alla nostra vita quotidiana: i bambini fanno i compiti, cucinano e giocano insieme senza tutte le grida, le gelosie e le rivalità da fratelli che tormentavano il tempo che passavamo insieme.

Modificare il nostro modo di essere non è stato semplice: la nostra scelta inattesa dello “homeschooling” [l'istruzione a casa, ndt.] ha costretto me e mio marito a sincronizzare le nostre “tecniche di genitorialità” e ad avere obiettivi molto chiari sulle nostre scelte di genitori. Con o senza “homeschooling”, il fatto è che ogni famiglia ha bisogno di momenti di pace, condivisi da tutti. La pace non è un desiderio, è una necessità. Se la tua famiglia vuole convivere bene, con ogni membro che ama gli altri, è necessario insegnare a vivere in pace.

Per questo, condivido i cinque punti che stanno aiutando la nostra famiglia ad avere più pace in casa:

1. L'atteggiamento è una scelta

Lo dico sempre, come un disco rotto: “L'atteggiamento è una scelta”. Noi insegniamo ai nostri figli la differenza tra sentimenti e atteggiamento. Puoi non essere capace di controllare le tue emozioni e i tuoi sentimenti, ma puoi controllare il tuo atteggiamento. Il nostro bambino di 4 anni a volte non accetta il fatto che la sorella abbia una merenda più grande della sua, ma deve controllare il suo atteggiamento e chiederle gentilmente di condividerla, anziché togliergliela dalle mani.

Quando mi ero appena laureata in Medicina, ho imparato a controllare il mio atteggiamento nel modo più complicato. Un bambino di cui mi ero presa cura per mesi in ospedale è morto all'improvviso. Ho trascorso due ore con un'équipe di professionisti per cercare di salvargli la vita, ma è morto malgrado tutti i nostri sforzi. Mi sono seduta a fianco della famiglia e ho pianto. Quando è passato quel momento, c'era una lunga fila di pazienti che mi aspettava.

Stanca e stressata, ho lottato contro le lacrime e ho assistito il paziente successivo. L'ho trattato in modo impersonale e ho fatto qualche commento che la famiglia ha trovato spiacevole. Si sono lamentati con il mio capo per il mio atteggiamento, e questo mi ha messo nei guai. Ho imparato così la dura verità: non importa se il mio ultimo paziente è morto; devo entrare nella stanza di ogni altro paziente con un sorriso e un atteggiamento positivo. L'atteggiamento è una mia scelta, anche se i miei sentimenti non lo sono.

Se oggi non insegno ai miei figli a controllare il proprio atteggiamento, glielo insegnerà qualcun altro – e probabilmente non nel modo migliore. A volte, come forma di disciplina, i miei figli devono scrivere un componimento per spiegare come scegliere l'atteggiamento migliore. Può sembrare esagerato, ma imparare a controllare l'atteggiamento è fondamentale per il successo nella vita, qualunque cosa si faccia.

I bambini con un atteggiamento negativo hanno problemi a farsi e a mantenere amici a scuola. Gli adulti con un atteggiamento negativo sono i primi ad essere licenziati, non importa quanto siano intelligenti o quanto sia positiva la loro apparenza.

Anch'io devo controllare il mio atteggiamento in casa. Quando non sono allegra, i miei figli me lo leggono in faccia: “Mamma, l'atteggiamento è una scelta!”. Amano moltissimo dirmelo quando mi inquieto, il che mi porta al punto nº 2:

2. Le parole possono ferire più di uno schiaffo

Io non picchio i miei figli, ma mi è costato molto rendermi conto del fatto che potrei distruggerli con le mie parole. Dicevo loro cose che non pubblicherei mai sul mio blog. Lo facevo perché funzionava: cambiavano davvero comportamento a base di grida. Ma il cambiamento di comportamento nato da ferite fisiche o emotive non è né efficace né duraturo. Come genitori, dobbiamo usare parole ponderate anche quando siamo irritati. Gridate meno. Se è possibile, non gridate mai. Anziché arrabbiarvi, date un nome a ogni tipo di comportamento. Noi siamo passati a indicare il nome di ogni sentimento o atteggiamento che percepivamo in loro: “questa è invidia”, “questa è gola”, “questa è pazienza”, “gentilezza”, “diligenza”, “carità”. All'inizio è stato strano, ma oggi adoro quando mia figlia di due anni avvisa il fratello provocatore: “Questa non è carità!”

Abbiamo ottenuto buoni risultati enfatizzando le conseguenze e lasciando da parte le grida. Se qualcuno litiga, dico solo “Questa non è amabilità”. E applico al bambino un tempo di “sospensione” dalla vita familiare: i piccoli passano qualche minuto al bagno senza poter giocare, quelli più grandi devono scrivere un componimento in cui riflettono sul proprio comportamento. Altre volte diamo compiti extra, facciamo sì che un fratello presti un servizio all'altro in riparazione al fatto di averlo offeso o sottolineiamo le conseguenze naturali di un atto: se uno ha ha scarabocchiato sui vestiti, dovrà continuare a usarli.

Le parole volgari non sono accettabili neanche tra fratelli. In casa nostra non esiste questo tipo di “libertà d'espressione”. Non credo alla storia per cui “pali e pietre possono rompere le mie ossa, ma le parole non mi fanno mai male”. Fanno male, sì. Noi mostriamo le conseguenze del fatto di essere volgari o ironici e chiediamo che i nostri figli pensino al motivo per cui agiscono in quel modo. E spieghiamo anche che nel mondo fuori casa esiste quella “libertà d'espressione” che permette di dire cose sgradevoli, ma che anche così loro non devono “difendersi” necessariamente in quel modo. E questo ci porta al punto nº 3:

3. Porre fine a ogni tipo di violenza fisica

La rivalità tra fratelli che arriva alle mani è frequente: fratelli che si buttano giù dal letto, che si mettono sotto con la bicicletta… ed è frequente che la famiglia rida di questi “incidenti”, ma una gamba rotta non è affatto divertente, soprattutto per la vittima. Uno schiaffo o uno spintone per rabbia tra fratelli è violenza. Se questo comportamento è illegale fuori casa, non è accettabile neanche al suo interno.

Il bullismo tra fratelli è un fatto reale e provoca una sofferenza mentale e fisica reale. Uno studio pediatrico del 2013 ha sottolineato che i bambini che subiscono comportamenti aggressivi da parte dei fratelli presentano indici più alti di malattie mentali.

Adottate una politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi tipo di violenza fisica: schiaffi, pacche, sputi, morsi, spintoni, matite conficcate nella pelle e qualunque altra forma di aggressione possiate immaginare. Noi parliamo del comportamento inaccettabile e delle sue conseguenze tutte le mattine nella nostra riunione di famiglia, il che ci porta al punto nº 4:

4. Tenete una riunione di famiglia tutte le mattine

Gran parte delle lezioni, dall'asilo alle scuole superiori, prevedono una “riunione” o una breve sessione di avvisi all'inizio della giornata. Perché? Perché chiarire ciò che ci si aspetta nella giornata evita discussioni e cattivi comportamenti. Quando i nostri figli erano a scuola, tenevamo la nostra “riunione” in macchina mentre andavamo all'istituto. Ora, come “homeschoolers”, teniamo la riunione in salotto. Parliamo della programmazione della giornata, definiamo le aspettative di comportamento e le conseguenze dei comportamenti sbagliati.

Ad esempio, dico a mio figlio di 4 anni: “Tuo fratello ha lezione di pianoforte alle 15.30. Se vuoi aspettare con me leggendo questo libro senza lamentarti, una volta tornati a casa costruiremo insieme il dinosauro della Lego”. Parliamo anche di ciò che faremo da mangiare e scambiamo idee sulle passeggiate in famiglia. Quando i bambini imparano a pensare al futuro, anche a un futuro immediato, si motivano a far bene i compiti della giornata, e questo ci porta al punto nº 5:

5. Progettate molte cose divertenti

Attività divertenti sono il mio “premio” come madre, la motivazione per incentivare i miei figli (e me stessa) a lavorare sodo. Progettate cose attraenti per la famiglia tutti i giorni, anche se è solo un buon pasto o 20 minuti per costruire oggetti con i mattoncini Lego prima di dormire. Io progetto intenzionalmente queste cose, pasti compresi. Tra calcio, danza, musica e attività scout, è difficile fare qualcosa insieme come famiglia se non si progetta. Una volta a settimana facciamo una passeggiata tutti insieme. È vero quel detto per cui la famiglia che si diverte unita resta unita.

Stabilendo questo “quadro di pace domestica”, anche se non tutto funziona sempre al 100%, diamo ai nostri figli la disposizione e i mezzi per gestire i rapporti futuri con amici, familiari, colleghi di lavoro, vicini, collaboratori, capi e figure di autorità.

E la vostra casa sarà un mondo più pacifico e molto più felice.

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