L'unità dei cristiani che si celebra una settimana nell'anno è un bel momento per tutti i battezzati di rendere visibile il loro incontro di preghiera per rinnovare la fede in Gesu Cristo lavorando per raggiungere l'unita completa attorno al banchetto Eucaristico. Qui bisogna credere che l'unità prima di tutto si fa non dagli uomini ma dallo Spirito Santo, Egli fa unità, ma sicuramente con la buona volontà dei battezzati e il loro amore gli uni verso gli altri, lavorando insieme in vari campi pastorali e nell'apostolato in spirito di conversione interna e di apertura alla richezza dei carismi che Dio Padre da agli uomini.
L'unità dei cristiani è una urgenza davanti alle varie sfide odierne; davanti ad alcune culture che scacciano Dio dalla mente e dalla vita quotidiana, davanti al relativismo che mette l'uomo al centro di tutto fuori dal suo Creatore, davanti alle correnti di estremismo da una parte quello religioso e dall'altra quello laico, davanti alle difficoltà e le persecuzioni che i cristiani affrontano al livello mondiale; quindi c'è una urgenza e una risponsabilità di non tardare, ma di fondare tutto sulla fede, sull’amore per poter costruire nel mondo e nei cuori degli uomini la pace e la riconciliazione.
E' un appello per vivere l'ecumenismo che fu definito "ecumenismo della diaconia" da Papa Benedetto XVI, e "ecumenismo di sangue" da Papa Francesco. Questi tipi di ecumenismo riflettono l'atteggiamento di Gesu che è venuto non per essere servito ma per servire e dare se stesso per gli altri, fino a versare il suo sangue puro sulla Croce per la vita del mondo.
Apriamo i nostri cuori questa settimana, ma anche ogni giorno, allo Spirito Santo che ci unisce e che ci spinge alla diaconia dei più poveri e abbandonati, e alla testimonianza dell'amore e la fede in Gesu Cristo nostro Signore.