Il Papa in questi giorni festeggia un doppio “compleanno”, la sua nascita il 17 e il suo battesimo il 25 dicembredi Luis Badilla
Da giorni stanno arrivando in Vaticano da ogni parte del mondo auguri per Papa Francesco in occasione, domani martedì 17 dicembre, del suo 77.mo compleanno. E sono auguri sinceri, sentiti e sovente per nulla protocollare. L'Ufficio Corrispondenza del Santo Padre, presso la Segretaria di Stato, è da giorni il terminale di migliaia di lettere con gli auguri anche di gente semplice, persone di ogni lingua e di tutti i Paesi del mondo, con mittenti di luoghi dove si potrebbe pensare che il Papa non è una personalità di casa. Insomma: un corale "Tanti auguri Santo Padre!", come quello che sabato mattina gli hanno cantato, con tanto di torta e candeline, centinaia di bambini nel corso dell'Udienza per gli assistiti del Dispensario di Santa Marta.
Sicuramente al Papa tutto questo gli fa molto piacere anche perché lui, da sempre, fornito da una corposa rubrica, ricorda il compleanno di tutti suoi amici e non manca mai di far loro una telefonata per porgere affettuosi auguri. E' una sua gentile abitudine molto conosciuta e più volte ricordata. Certo, Papa Francesco nonostante i suoi molti impegni che incominciano di buon mattino, verso le 5, ricorderà prossimamente anche un "altro compleanno", un'altra data sulla quale ha parlato spesso dando ai fedeli e pellegrini un compito al riguardo: conoscere e celebrare il giorno del proprio battesimo e ciò perché lui, come ha detto una volta, non riesce a separare la sua nascita dal grembo materno dal giorno della nascita nel seno della Chiesa. Insomma, in pochi giorni Papa Francesco celebra due importanti ricorrenze: quella della nascita e quella della fede.
La nascita, il battesimo e la famiglia. Jorge Mario Bergoglio è nato il 17 dicembre 1936 e fu battezzato otto giorni dopo, il 25 dicembre, presso la parrocchia San Carlo Borromeo (basilica Maria Ausiliatrice), nel quartiere Almagro, che ha avuto tra i suoi fedeli il famoso cantante di tango Carlos Gardel che cantava nel coro della chiesa e il beato Ceferino Namuncurá. Fu un missionario salesiano italiano, di Lodi, don Enrico Pozzoli ad amministrare il battesimo al neonato Jorge Mario Bergoglio. Nella famiglia Bergoglio-Sívori dopo Jorge Mario, nel gennaio 1938 è nato il primo fratello, evento che Jorge Mario Bergoglio ha sempre definito come fondamentale nella sua vita: Oscar Adrián e poi altri tre, Alberto Horacio, Marta Regina e Maria Elena (l'unica vivente).
Con don Pozzoli la scoperta della vocazione sacerdotale.Fu don Pozzoli a guidarlo nella sua crescita come suo primo direttore spirituale. È il Papa stesso a raccontare il suo legame con il salesiano di Senna: "Il padre Pozzoli era molto legato alla famiglia Sivori, la famiglia di mia mamma" scrisse in una lettera del 20 ottobre 1990 al padre Cayetano Bruno. "Oggi sono 29 anni dalla morte di Padre Enrico Pozzoli – si legge nella missiva – e ho da poco celebrato la Messa per lui, che mi battezzò il 25 dicembre 1936 in San Carlo". Testimoni dell'epoca ricordano che don Pozzoli suggerì al futuro Papa, quando era ancora adolescente, di viaggiare fino alle montagne di Tandil per far recuperare i suoi polmoni dopo una grave infezione. Fu con lui inoltre che il giovane Bergoglio definì la sua ammissione al seminario di Villa Devoto. Don Pozzoli visse in Argentina dal 1906 fino alla sua morte, avvenuta il 20 ottobre 1961. Era nato il 29 novembre 1880 a Senna Lodigiana e quando lasciò l’Italia era un giovane sacerdote, ordinato da soli tre anni. Come si legge nel libro di don Giulio Mosca La Diocesi di Lodi per la Chiesa nel mondo (2009), fu inviato a Buenos Aires dal rettore maggiore don Rua con queste parole: «Eccovi un campione, formatene molti secondo il suo esempio».