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Regali di Natale: belli, buoni e sostenibili

pacchi natalizi – it

© Meantux

Chiara Santomiero - pubblicato il 10/12/13

In tempo di crisi gli italiani ridurranno il budget per gli acquisti natalizi ma non c'è bisogno di tagliare solidarietà e attenzione al territorio

Gli italiani sono quelli che ridurranno maggiormente il budget per i regali di Natale: lo attesta una ricerca di Groupon, il portale che offre promozioni e acquisti di gruppo, condotta in sette paesi europei. Dal gruppo di intervistati in Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Olanda e Polonia emerge che gli italiani spenderanno 260 euro a testa per acquistare 9 regali alla famiglia: in media 29 euro a regalo contro i 39 dell’Inghilterra e i 36 della Germania. Gli italiani intervistati affermano anche che ricicleranno qualche regalo ricevuto mentre se ci fosse un extra rispetto al budget previsto per i regali, il 66% lo userebbe per acquistare qualcosa di utile per la famiglia e il 20% donerebbe i soldi in beneficenza. Ma si possono mettere insieme i concetti di utilità, solidarietà, sostenibilità nella scelta dei regali? Forse sì.

Addobbi in cannella, carta seta ma anche stelle tridimensionali all’uncinetto, profumatori a forma di cuore in taffetà, fiocchi di neve in feltro: l’offerta natalizia delle botteghe di Altromercato è una festa per gli occhi oltre che per il cuore.Altromercato (partner di Wfto – WorldFairTradeOrganization, la federazione mondiale del commercio equo e solidale) è un consorzio composto da 118 cooperative e organizzazioni non-profit che promuovono e diffondono il commercio equo e solidale attraverso la gestione di circa 300 negozi “Botteghe Altromercato”, diffuse su tutto il territorio italiano. Attraverso relazioni dirette con i paesi del Sud del Mondo, con le popolazioni svantaggiate e i produttori marginalizzati dal mercato, aiuta a valorizzare il lavoro di decine di migliaia di artigiani e contadini in 50 paesi, garantendo l’importazione di prodotti a prezzi equi e una retribuzione dignitosa. In più sostiene la coltivazione biologica e promuove progetti di auto-sviluppo sociale e ambientale. Adesso, tra le altre iniziative, sta sostenendo attraverso i propri canali la ricostruzione di alcuni mulini per la lavorazione della canna da zucchero travolti nelle Filippine dalla furia del tifone Haiyman. Quindi con più gusto si può scegliere tra oggettistica per la casa e quaderni raffinati o natività in legno o terracotta con i colori del sud del mondo, e creme e shampoo in tutte le sfumature odorose dell’aloe e del tè verde. Ci si può fare una cultura sulle percentuali di cacao amaro della cioccolata e immergersi nelle delizie dei mieli e della frutta secca anche esotica, oltre tè, caffè, infusi confezionabili in piccoli e grandi cesti. Non c’è solo il sud del mondo però, ma anche piccole produzioni in Italia legate a realtà del carcere o al recupero di terre confiscate alla mafia da cui provengono vino, pasta e altri prodotti alimentari.

Per quanto riguarda il cibo, regalo sempre gradito, specialmente in tempi di crisi, “buone” idee per i regali di Natale arrivano anche da Slow Food, l’associazione che si propone di “ridare il giusto valore al cibo rispettando chi lo produce, i territori e le tradizioni locali” e promuovendo i valori della socialità e della convivialità. Per questo Natale Slow Food invita a preparare cesti di cibi locali con una selezione di mieli, marmellate, vini, formaggi, prodotti freschi, torte o specialità tradizionali da trovare presso i produttori su piccola scala della propria zona, privilegiando prodotti a rischio di estinzione sul territorio, in modo da contribuire anche a promuovere la biodiversità alimentare della regione. Oppure si può iscrivere un amico a un gruppo di acquisto solidale locale (Csa) e, direttamente dalla fattoria, riceverà a scadenze regolari cibi freschi e stagionali, spesso tramite consegna a domicilio. Ancora, si può essere solidali “per conto terzi” donando a nome di un amico o di un familiare, per sostenere il progetto di Slow Food che mira alla creazione di mille orti alimentari in tutto il continente africano. Obiettivo di quest’anno: 100 orti in 100 giorni. Da Slow Food avvertono che ci sono quasi riusciti: ancora qualche donazione…

E a proposito di ambiente, se ne parla sempre e poi ci si dimentica regolarmente e con effetti disastrosi di lui: perché a Natale non ricordarlo con un regalo? E’ la proposta del blogGreenMind che invita a regalare “oggetti fatti di materia grigia e anima verde”, quindi intelligenza e buon senso ecologico. Per esempio: avete mai pensato di regalare biglietti per cinema, teatro, concerti, musei e mostre della vostra città? Durante le vacanze di Natale c’è più tempo libero e succede che “non sappiamo come passare i nostri pomeriggi che si trasformano inesorabilmente in attese malinconiche della cena davanti alla tv”. Problema risolto con questo tipo di regali e zero impatto ambientale: niente imballaggi di cartone o plastica, nemmeno la carta regalo! E se è vero che i bambini preferiscono i giocattoli, almeno che siano ecologici o da usare all’aria aperta come palloni, skate e racchette. Ultimo consiglio: dare un “tocco eco-chic” ai grandi pranzi e cene del periodo natalizio: “cucinate cose semplici, anche di quelle che non hanno bisogno di lunghi tempi di cottura, prediligete verdure e frutta di stagione e a km 0, non esagerate con le quantità ma optate per cose di qualità; tornate a usare posate di metallo, bicchieri in vetro e piatti di porcellana; per lavarli e per rimettere tutto a posto fatevi aiutare dagli ospiti … in fondo a Natale dobbiamo essere tutti un po’ più solidali!”.

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