I tre erano giunti nei pressi di un albero, un albero che ancora oggi sta là, lungo Addison’s Walk. Una brezza improvvisa li avvolse, e Lewis e Tolkien e Dyson si sentirono avvolti, abbracciati da qualcosa di più grande, dentro una bellezza mai provata. Non sappiamo con esattezza le parole che furono pronunciate quella notte memorabile. Di ciò che allora Tolkien argomentò vi è un resto nel sontuoso saggio Sulle fiabe, del 1937. Nell’autobiografia di Lewis, Sorpreso dalla Gioia. I primi anni della mia vita (trad. it., Jaca Book, Milano 1981), del 1955, la pagina più commovente è quella in cui egli ricorda quel 1929 in cui si arrese e, allora il convertito più riluttante di tutta l’Inghilterra, cadde in ginocchio a pregare, ammettendo che Dio era Dio. Il capitolo in cui è contenuta quella pagina Lewis lo intitola L’inizio. Immaginare che sia accaduto lo stesso, anzi di più, dopo quella passeggiata notturna con Tolkien e Dyson è una bella fiaba vera.
FONTE: http://lanuovabq.it/it/articoli-la-notte-in-cui-lateo-lewis-ammise-che-dio-era-dio-7769.htm