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Cinquanta sfumature di grigio: apologia dell’abuso della donna?

trilogia 50 sfumature

© DR

Aleteia Team - pubblicato il 21/11/13

Il nuovo principe azzurro giovanile non è altro che un predatore. È questo il modello di relazione che vogliono le donne?

Offriamo di seguito un estratto di un articolo molto interessante pubblicato da Michelle Valenzuela per La Opción V e ripubblicato dal Centro per gli Studi Cattolici (CEC), raccomendando vivamente la lettura dell'originale, molto più esteso e completo.

Mi è capitato da poco tra le mani il primo volume di un famoso best-seller. Mi era stato detto che era un testo tra romanzo e letteratura erotica. In realtà non pensavo che avrebbe sfidato i miei limiti, tanto più che mi sono familiari entrambi i generi. Ho letto un romanzo assurdo sulla schiavitù sessuale, un gioco mediocre per combinare elementi di molti stili letterari per avere la scusa di generare immagini sovrasessuate e riuscire a portare avanti una falsa bandiera dell'idea dell'amore.

Ho pensato allora che fosse idoneo aprire lo spazio alla riflessione di ciò che ci viene comunicato con questa nuova ondata sadomasochista, questa moda del “dio-uomo” che costruisce una nuova immagine delle relazioni tra l'amore e il sesso, tra l'uomo e la donna.
Prima di dire il titolo del libro vorrei esporre questa idea. L'abuso, con qualsiasi metodo e in qualunque contesto, è la nuova arma della schiavitù moderna, e in concreto il sesso è una delle nuove modalità di questa schiavitù. Esiste l'imposizione dell'attività sessuale come la conosciamo nel traffico e nel commercio di esseri umani, nei postriboli o nei sequestri, circostanze che si verificano contro la volontà della vittima.
Al giorno d'oggi, però, esiste anche l'accettazione volontaria di questa schiavitù, la schiavitù sessuale. Lo constatiamo nella storia di “Cinquanta sfumature di grigio”, un romanzo che ha spinto molte giovani donne alla dipendenza idealizzando il piacere come unico vincolo che si sperimenta nell'amore.

Anastasia Steele, la protagonista, è la personificazione di questa moda ingenua, ed è con lei che si vive il processo di validazione di questi atteggiamenti nell'attività sessuale. Con lei si riesce a costruire uno spazio ideologico in cui il sadomasochismo e la violenza fisica sono legittimi e sono i modi necessari dell'espressione dell'uomo in relazione a un altro essere umano per il quale dice di provare attrazione o anche affetto. Christian Grey è il nuovo simbolo giovanile dell'amore, un uomo che fa impazzire qualsiasi donna ed è capace di tirar fuori il piacere dal più infimo angolo del corpo.

Devo ammettere che questa svolta mi ha agghiacciata. Non mi è mai costato tanto scrivere un testo come questo che state leggendo, perché per me è del tutto irreale, incomprensibile e ridicolo che l'adorazione della violenza si massifichi e si convalidi anche se corrompe qualsiasi valore e base esistenziale dell'essere umano. Con questo romanzo legalizziamo la schiavitù sessuale, con questo romanzo arriviamo all'ode mediocre del corpo, non facendo alcun caso a quanto questo significhi realmente. Con questo romanzo mettiamo sotto chiave le speranze nell'amore, e ci neghiamo nel nostro ordine naturale e nella nostra definizione come esseri umani.

(…)

A grandi linee, il sadomasochismo è una delle derive che porta la trasgressione nell'esperienza del piacere. (…) Quando si parla della necessità del dolore per generare piacere, ci si riferisce al fatto che il nostro corpo è già stato consumato e viziato in una fase primordiale del suo dialogo. Come se si togliessero le vocali dall'alfabeto e si dovesse ricorrere a misure che si sfasano e trasgrediscono per supplire ciò che è rimasto nel vuoto e nel disordine. Ho capito che l'effetto del dolore genera la produzione di endorfine, il che aiuta ad “addormentare” la sensazione dolorosa. Ciò che ci piace del piacere è questo prodotto di endorfine, per cui in entrambi gli stati si raggiunge lo stesso effetto, ma con fini diversi. Già intravediamo ciò che comporta il fatto di aver bisogno del dolore per generare piacere. È letteralmente una malattia, nel senso che è un vizio, con vizio come l'opposto di una virtù, un comportamento che esce dalla configurazione naturale.

Riferendoci alla società, queste pratiche sadomasochiste stanno conquistando il senso sessuale della gioventù. Incredibilmente, con Anastasia Steele si evidenzia la transizione verso l'accettazione di queste pratiche. All'inizio assume che è contro la sua volontà, e nel corso del libro esprime la paura che le suscita l'uomo che dice di amare. No, non si parla nemmeno di amore, il corpo per entrambi è il centro unico dei loro incontri. Lo spazio esterno a quello del sesso si riassume in una serie di gesti ripetitivi che li riporta di nuovo al desiderio sessuale e alla sottomissione reciproca. Non c'è amore se non si considera mai il valore reale per l'altro essere umano.

Quando Christian Grey vuole colpire e maltrattare l'altra persona, è implicita la negazione del suo essere come essere umano. Psicologicamente decide di non riconoscersi come uomo, e in questo modo disconosce la dignità dell'altra persona. La sua reazione istintiva è provocare dolore alla sua vittima, come un animale che è alienato dalla comprensione e dall'esperienza. Il nuovo principe azzurro giovanile non è altro che un predatore, insensibile ed effimero.
Con il corpo ci coinvolgiamo nell'amore. Questo tema è diventato pericoloso e tabù come le discussioni di politica, religione o calcio. Abbiamo dimenticato l'amore, l'abbiamo fatto diventare solo un altro sentimento, come se si trattasse di provare una gioia passeggera o un'ira che poi svanisce. L'amore non è sinonimo di piacere, perché è una trascendenza del sentimento e della sensazione. Nell'amore si riuniscono tutte le nature della nostra unità corporea-spirituale. Nasciamo amando e moriremo amando.

L'amore è il nostro sigillo come figli di Dio, è il nostro legame con Lui e con il nostro mondo. È la dignità e l'identificazione come creature ed è il vincolo che abbiamo con il nostro Creatore. Egli è amore, per cui noi abbiamo capacità e accesso a questo. Come si diventa duri quando si disprezza aggressivamente questo principio di vita, e non solo questo, perché si cade nella distruzione dell'essere umano!
Se c'è rottura non si può sviluppare l'amore, e se non c'è amore c'è il vuoto improduttivo della materia che è morte. E noi stessi decidiamo di morire nell'abisso della sensazione che a volte ci confonde con il fatto di generare un'esperienza autentica. L'amore è la condotta della libertà, e in questo romanzo si distrugge ogni senso di riferimento all'amore vero. Si inserisce la falsa essenza dell'amore e si gioca con il sesso come se stessimo parlando del diritto a questi comportamenti.
Per fortuna abbiamo un'altra via da seguire. L'opzione per la virtù, ovvero l'opzione per il donarci volontariamente alla libertà. Libertà che ci forma nell'amore e ci dirige nel perfezionamento verso Dio. In primo luogo c'è la nostra dignità come esseri viventi, come figli di Dio che sono qui per la sana missione di essere esseri umani.

[FONTE: http://www.aleteia.org/es/estilo-de-vida/articulo/cincuenta-sombras-de-grey-apologia-del-abuso-a-la-mujer-16254001]

traduzione di Roberta Sciamplicotti

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