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Elogio della complementarietà

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padre Renato Zilio - pubblicato il 06/11/13
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Il contrario non è contrario, ma svela il volto più segreto che in voi restava in ombraIl contrario, in verità, non è contrario, ma un fratello differente che vi tende la mano. Così, la luce del sole chiamerà quella della luna per misurare la sua propria grandezza e la notte avrà bisogno del giorno per dirvi tutta la sua dolcezza.

E il lavoro ha bisogno del riposo per riprendere il dinamismo perduto e vivere una gratuità che ignorava; come il coraggio ha bisogno della timidezza per farsi rispetto dell'altro. Così il vecchio ha bisogno del giovane per continuare a sentirsi vivere, ma come un ramo verde il giovane ha bisogno del primo per sentirsi più solido. E la mano destra chiamerà la sinistra per dire tutta la forza di un uomo.

Il presente ha bisogno del passato per non ripeterlo ancora, ma il passato ha bisogno dell'avvenire per non sentirsi inutile. Il contrario non è contrario, ma svela il volto più segreto che in voi restava in ombra.

Così la tenerezza ha bisogno della forza interiore, ma la forza ha bisogno di farsi dolce per essere vera e non assomigliare alla violenza. La legge domanderà l'eccezione per vivere il rispetto di tutti e di ognuno ma una regola sarà necessaria per dare un ritmo al cammino del vostro gruppo. La teoria ha bisogno della pratica: così l'una ridurrà l'ambizione dell'altra, che tuttavia darà ali al procedere della seconda. Il maestro ha bisogno dei discepoli per permettere al suo sapere di rinascere altrove, farsi condivisione e non potere su qualcuno.

Come una cerchia di amici domanderà la presenza di un estraneo per aprirsi a ciò che hanno dimenticato tra loro di dirsi. E il ricco avrà bisogno della povertà per comprendere l'essenziale della vita, ma la vita avrà bisogno della morte per essere vissuta differentemente. Voi avrete bisogno del vostro contrario, perché avete dimenticato qualcosa dell'uomo.

Il dettaglio ha bisogno dell'insieme per meglio comprendersi, ma l'insieme chiederà il valore del primo per essere apprezzato giustamente. Un braccio chiamerà l'altro per avvicinare e stringere colui che voi amate; dirgli in questo modo, lasciandolo, una presenza che non potrà più dimenticare. Perché la presenza ha bisogno dell'assenza per farsi più forte ed esprimersi altrimenti; l'affetto che vi lega a qualcuno ha bisogno di separazione per aiutare l'altro a crescere, libero, con voi.

E avrete bisogno di conoscere altre terre al di là della vostra, per imparare il senso dell'ospite e la qualità del suo rispetto. Il vostro cuore apprezzerà di incontrare uomini e culture differenti, per dire la propria grandezza che prima ignorava.

Vivere è sentire che l'altro differente ti chiama.