L'Associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto ha segnalato una rete ramificata con più di 100 siti che promuovono la pedofilia come una esperienza buona per i bambini. È questo il primo screening operato dai volontari dell'OSMOCOP (Osservatorio Mondiale contro la pedofilia di Meter). La rete comprende movimenti pro pedofilia, gruppi e singole persone sparse in tutto il mondo molto attivi sui social network (da Facebook a Twitter). Presenti proclami tradotti nelle lingue più conosciute, tra cui anche l'arabo e l'ebraico. Non mancano le sezioni in lingua italiana.
Tra i “prodotti” offerti: video promozionali, siti allocati in tanti server sparsi nel mondo, vendita di oggetti e gadget per sostenere la causa, elenchi di strategie per adescare i bambini. Una diffusione massiccia della liceità della pedofilia.
“Nonostante la ratifica della Convenzione di Lanzarote“- dichiara don Fortunato Di Noto, presidente di Meter – che ha introdotto lo specifico reato di pedofilia e pedopornografia culturale (art. 414 bis c.p.) punendo con la reclusione da 3 a 5 anni, “impressiona come in tutta Europa continuino a proliferare i pedofili che con ogni mezzo, anche il web, e qualsiasi forma di espressione, istighino a commettere reati di prostituzione minorile, pornografia minorile, detenzione di materiale pedopornografico, violenza sessuale o corruzione di minore anche chi pubblicamente fa apologia di questi delitti”.
“Ma impressiona di più – continua don Di Noto – la non applicazione della norma in vigore in molti stati europei. Chiedo al presidente del Consiglio Enrico Letta, al ministro dell'Interno Angelino Alfano e al Guardasigilli Anna Maria Cancellieri, di intervenire al riguardo”.