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La separazione dei genitori raccontata dai figli

La separazione dei genitori raccontata dai figli

@Paoline

Pagine Aperte - pubblicato il 30/08/13

Il racconto di sei persone, ora adulte, che hanno vissuto sulla pelle questa esperienza per superare sensi di colpa ed emozioni negative

di Domenico Simeone

Per i figli la separazione dei genitori e le relazioni conflittuali che spesso la precedono e l'accompagnano sono accadimenti che creano incertezza e chiedono risposte. Essi attendono dagli adulti che hanno responsabilità educative la capacità di “so-stare” nella sofferenza e di dare senso all'esperienza. La sofferenza, il dolore, le relazioni ferite, rompendo gli equilibri consolidati, svelano nuove dimensioni, pongono interrogativi inediti, invitano a riconsiderare il rapporto con se stessi e con gli altri, aprono la ricerca di nuovi orizzonti di senso a patto che ci si lasci interrogare da essi.

Il libro affronta con delicatezza e competenza l'esperienza della separazione coniugale e le sue ripercussioni sulle relazioni familiari; lo fa da un punto di vista particolare: quello dei figli. Figli di coppie separate, ormai diventati adulti, rileggono la loro esperienza con gli occhi di chi, attraverso il racconto, può dare significato alla sofferenza vissuta.

Si tratta appunto di storie “in bilico”, di chi, dopo aver vissuto la sofferenza e la rottura di antichi equilibri, ne ha saputo costruire di nuovi. Si tratta, in molti casi, di equilibri relazionali che hanno permesso di camminare su fili sospesi nel vuoto, alla ricerca di nuovi orizzonti.

Il conflitto, la ferita della separazione, sono situazioni critiche per l'intera famiglia e per i figli in particolare. Tale criticità nasce da un evento che genera sofferenza, modifica i progetti e minaccia la stabilità emotiva; questo determina la rottura di un equilibrio e implica un processo di trasformazione e di cambiamento. Allo stesso tempo la crisi pone il soggetto di fronte alla necessità di compiere scelte, lo induce a ridefinire il proprio progetto esistenziale alla luce dei nuovi eventi e in funzione dei propri riferimenti valoriali.

La crisi diviene allora, almeno potenzialmente, un'occasione di conoscenza e di trasformazione perché “il confronto con le domande suscitate dalla sofferenza e dal dolore, l'esperienza dell'accompagnamento delle persone nei passaggi più difficili, la testimonianza della prossimità, [possono costituire] un vero e proprio cammino di educazione alla speranza”.

Se una persona, sia essa genitore o figlio, che vive una situazione di difficoltà, di fragilità o di rottura di un legame, non ha la possibilità di essere accolta, ascoltata e compresa, non avrà nemmeno la possibilità di affrontare e rielaborare il dolore che la invade, di riprendere un cammino che la porti a ridefinire il proprio progetto di vita. Si tratta, quindi, anche nelle situazioni più difficili, di rifondare il senso dei legami intergenerazionali, di ricomporre la trama che sostiene la relazione educativa. Per fare questo è necessario che i genitori, anche quando sono separati, recuperino la propria responsabilità educativa, si facciano garanti di una promessa e di un debito nei confronti dei figli.

Genitori e figli si trovano impegnati in un'impresa educativa congiunta, i cui esiti dipendono dalla qualità delle relazioni in gioco e dalla capacità di affrontare la situazione. Si tratta di un processo che investe, simultaneamente e in modo interconnesso, gli uni e gli altri, nella consapevolezza che l'uomo diviene autenticamente se stesso attraverso la relazione. E' in tale relazionarsi che ciascuno prende coscienza di se stesso. Questo approssimarsi all'altro, stabilendo connessioni vitali, pur nella situazione di sofferenza, sconfigge la solitudine e genera speranza.

Le storie di vita narrate nel volume si intrecciano fino a costituire la trama che offre al lettore la possibilità di addentrarsi nelle pieghe del vissuto dei figli di coppie separate, rileggendo le difficoltà dei genitori a preservare il loro ruolo educativo. Ne emerge un racconto fresco e immediato, che dà voce alla fragilità e alla forza dei legami familiari.

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"In bilico. La separazione dei genitori, raccontata dai figli”, un volume di Marinella Bombardieri – psicopedagogista, formatrice, mediatrice familiare che dal 1995 collabora con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia – ed Ennio Pasinetti, che si occupa, in qualità di redattore presso un'editrice scolastica, di testi di narrativa e manuali per l'infanzia e la scuola primaria.

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