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Chesterton potrebbe diventare Beato?

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Lucandrea Massaro - pubblicato il 08/08/13

Intervista al prof. Andrea Monda esperto di GKC
Il grande scrittore e polemista inglese Gilbert Keith Chesterton (1874 – 1936), conosciuto dai suoi estimatori con l'affettuoso acronimo GKC, vede iniziare, da parte della Chiesa Cattolica inglese le indagini per capire se sarà possibile o meno portarlo agli onori degli altari. La notizia è di questi giorni, Monsignor Doyle, vescovo della diocesi di Northampton, ha incaricato un chierico di iniziare le indagini. Aleteia ha chiesto un parere ad un esperto conoscitore dell'autore di “Ortodossia”, di molti romanzi e del fondamentale “La mia fede”, il professor Andrea Monda, scrittore e animatore del laboratorio di scrittura e creatività “Bomba Carta”.
Si indaga perché Chesterton possa ricevere gli onori degli altari, lui così burbero e ficcante nei suoi giudizi su una Chiesa che deve essere piena di Santi e di peccatori per rappresentare l'umanità, come l'avrebbe presa questa notizia?
Monda: Si sarebbe divertito e riso molto. L'avrebbe però presa molto sul serio, per lui l'umorismo è la cosa più seria. Ridere vuol dire essere umili. E' una buona notizia e come tale l'avrebbe presa. Lui ha scritto due biografie di santi: san Tommaso d'Aquino e San Francesco . Il santo è colui che più di tutti mette in discussione il pensiero corrente. Tommaso riscopre la ragione, quanto Francesco critica l'esplosione del capitalismo nel suo tempo. Quando morì, Pio XI lo defininì “defensor fidei”. 
Aleteia: Bergoglio, da cardinale si era detto favorevole a questa indagine come ricorda nel  suo discorso di apertura della 32a Conferenza annuale dell’American Chesterton Society, di cui è presidente Dale Ahlquist :«È per me un grande privilegio poter fare questo annuncio – ha aggiunto – anche perché la ragione che ha motivato monsignor Doyle è il fatto che quando il cardinale Bergoglio era Arcivescovo di Buenos Aires si espresse favorevolmente per l’apertura della causa».
Monda: Mi pare è un fatto positivo, oltretutto Papa Francesco fa parte della Società Chestertoniana Argentina, mi sembra che abbia appreso molto da GKC. E' necessario tenere insieme vita e fede, ragione e fede all'insegna del “buon senso”, questo è l'insegnamento di Chesterton.
Chi era Chesterton e perché risulta ancora così capace di dare un messaggio ai contemporanei?
Monda: Di non prendersi troppo sul serio. Di vivere la vita come una avventura, con serietà ma anche con un pizzico di humor. Il mondo non inizia e non finisce col prorio io. Il Papa direbbe di uscire dalla propria autoreferenzialità. Oggi si deve combattere la solitudine dell'Occidente. Chesterton è invece tutto estroflesso, è molto “tomista”, la Grazia di Dio che scombina i piani degli uomini, per fargli vivere una avventura. L'uomo di oggi cerca di tenere tutto sotto controllo, ma non gode di nulla, tutto è previsto, scontato. 
Lei cosa pensa di questa notizia?
Monda: Io mi reputo una persona che ha beneficiato della sua opera. Ha toccato la vita di molti, compreso me. Non dico sia un miracolo, ma di certo sono grato di averlo “incontrato” nella mia vita.

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