La riforma della Chiesa tra Benedetto XVI e Francesco

Nato da una intervista all'ex priore del monastero benedettino del Celio a Roma, p. Innocenzo Gargano, che gli ha rivelato il desiderio di Papa Benedetto XVI di abbracciare uno stile di vita monacale, Paolo Rodari, vaticanista prima del Foglio ora di Repubblica, inizia a rileggere le ultime fasi del pontificato di Ratzinger, le sue annotazioni pubbliche, il riferimento nel nome assunto dopo l'elezione nel 2005. Rodari indica in un agile volumetto una serie di punti cruciali che la Chiesa deve affrontare in questo primo scorcio di III millennio. La quarta di copertina tratteggia questi punti: «Una sfida immensa attende il nuovo Pontefice. Guidare il rinnovamento e affrontare gli scandali che scuotono la Chiesa: prelati e sacerdoti accusati di abusi sessuali, comunione ai divorziati, celibato del clero, sacerdozio femminile, guerre di potere e finanze vaticane, corpo e sessualità dei cristiani, ritorno alla parola del Vangelo. La Chiesa è chiamata, oggi più che mai, a voltare pagina». 

Gira molto attorno al Papa-monaco la narrazione di Rodari, e non può non venire alla memoria quello che Papa Francesco dice di lui: “è un grande!” spiegando come il nuovo papa si accosti alla saggezza del suo predecessore, allo stesso modo con cui ci si accosta a quella di un “nonno”. La contemplazione, lo stile di vita che ha scelto Ratzinger, ben si addice al suo profilo di studioso, di filosofo e teologo di prim'ordine. Ora et labora è dunque la perfetta sintesi della giornata di Benedetto XVI. 

Nel raccontare i fatti di cronaca legati agli ultimi mesi del pontificato benedettino, Rodari fa sue interviste, colloqui e riflessioni per capire e far capire quali sono le emergenze che affliggono la Chiesa o per meglio dire il Vaticano e le sfide a cui il pontificato di Bergoglio dovrà dare risposte. Il libricino in effetti è una sorta di passaggio di testimone tra i due. Di immediata lettura, è un piccolo consiglio di lettura per questa estate.