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Alcune battute simpatiche di san Giovanni XXIII

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Jesús Colina - pubblicato il 04/06/13
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La mattina del 27 marzo scorso a San Pietro il cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica Vaticana, aveva appena finito di celebrare la messa per i dipendenti vaticani quando papa Francesco è spuntato da una delle porte laterali per fare gli auguri di Pasqua ai presenti.

Non appena si è trovato davanti la platea, con il cardinale a fianco, ha rotto il ghiaccio con una divertente battuta di Giovanni XXIII sui lavoratori del Vaticano. Un giorno chiesero a papa Angelo Roncalli: “Santità, quante persone lavorano in Vaticano?”. E lui ridendo: “Più o meno la metà”. Papa Bergoglio, memore di quella storiella, ha chiosato: “E così voi sareste la metà?”. Ecco una delle battute di papa Francesco che fanno tornare alla mente il “papa buono”, deceduto esattamente 50 anni fa e che ancora si ricordano con nostalgia a Roma.

Giovanni XXIII, una sera, uscì da solo dal Vaticano, per recarsi al vicino Ospedale di Santo Spirito per visitare senza tanto clamore un sacerdote suo amico che era lì ricoverato. Suonò, allora, alla porta delle suore. La suora portinaia andò ad aprire senza chiedere chi fosse, e si trovò davanti il pontefice. Dopo un istante, giunse la superiora trafelata: “Santo Padre… sono la Madre Superiora dello Spirito Santo!”. E il papa: “Beata lei, che carriera! Io sono solo il Servo dei Servi di Dio!”. Per chi non lo sapesse: questo è un antico titolo con il quale i papi firmano i documenti ufficiali.

Quando era nunzio in Francia, durante un ricevimento pubblico, gli venne presentato il Rabbino Capo di Parigi, con il quale monsignor Roncalli cominciò a conversare amabilmente.  Ad un certo punto gli ospiti si mossero per andar nel salone. Il Rabbino invitò cortesemente il Nunzio a precederlo, mentre Roncalli senza scomporsi: “Prego, prima l’Antico Testamento…”.

Appena eletto papa il 28 ottobre 1958, fu portato alla cosiddetta “stanza del pianto”, presso la Capella Sistina per deporre l’abito cardinalizio e assumere quello bianco, proprio del papa. Ma nessuna delle vesti (che solitamente vengono confezionate precedentemente in tre misure: piccola, media e grande) gli calzava a dovere. I cerimonieri, con spille ed aghi, si misero allora di buona lena ad aggiustargliela addosso, al che papa Giovanni esclamò: “Si vede proprio che i sarti non mi volevano papa”.

Il suo spirito libero si percepisce anche da una confidenza fatta una volta ai suoi collaboratori: “Mi accade spesso di svegliarmi di notte e cominciare a pensare a una serie di gravi problemi e decidere di parlarne col papa. Poi mi sveglio completamente e mi ricordo che io sono il papa!”. E con frequenza diceva anche: “Ognuno può diventare papa. La prova di ciò è che io lo sono diventato”.

A Giovanni XXIII, come a papa Francesco, piaceva uscire dalle mura vaticane per andare a visitare i malati, i carcerati, le parrocchie romane… Fu il primo papa del XX sec. a farlo. I romani lo chiamavano bonariamente “(San) Giovanni fuori le Mura”, ed alcuni, in riferimento all’etichetta di un noto whisky, “Johnnie Walker” (“Giovanni il Camminatore”).

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