Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 19 Aprile |
Aleteia logo
Stile di vita
separateurCreated with Sketch.

La scuola cattolica è un costo o una risorsa per lo Stato?

1ziyhcc6ql4ce4rmpec5801g1z2bgxuzzxnglgaoa-sa4e9bsb7_enxazkfr32bqzuylywu4e8brtrafofsgky1u3gbe.jpg

Chiara Santomiero - pubblicato il 21/05/13

La Cei promuove un percorso di riflessione ad ampio raggio sulla scuola

C’è un percorso di riflessione ad ampio raggio sulla scuola iniziato dalla Conferenza episcopale italiana nell’ambito del decennio pastorale dedicato all’educazione. Lo ha sottolineato questo martedì mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, nel primo briefing con i giornalisti in occasione dell’Assemblea generale della Cei in corso a Roma.

Nella prolusione di apertura il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, aveva ricordato la necessità di riconoscere ai genitori il diritto di educare i figli secondo le proprie convinzioni cui sono sempre più costretti a rinunciare “sotto la pressione della crisi e la persistente latitanza dello Stato” e annunciato “un raduno di popolo nel prossimo anno” in continuità con il Laboratorio nazionale di studio, promosso dai vescovi per i responsabili degli uffici diocesani della scuola e delle scuole cattoliche tenutosi ai primi di maggio.

Proprio questo Laboratorio, rappresenta per mons. Crociata, il primo passo di un percorso di riflessione sulla scuola all’interno della comunità ecclesiale e della società italiana che non riguarda solo la scuola paritaria “espressione della multiformità di una società libera” ma anche la scuola statale dove sono di fatto la maggior parte degli insegnanti e degli studenti cattolici. A questo tema sarà dedicato uno spazio anche nell’ambito della Settimana sociale dei cattolici che si terrà a Torino il settembre prossimo. Aleteia ne ha parlato con don Guglielmo Malizia, dell’Università salesiana, già direttore del Centro studi della scuola cattolica.

La scuola cattolica si contrappone alla scuola pubblica?

Malizia: Secondo una legge del 2000, quando era ministro per l’istruzione Luigi Berlinguer, esiste un unico sistema d’istruzione pubblica che distingue tra scuole statali e non statali paritarie. La scuola cattolica è sempre stata una scuola al cui fondamento c’è un progetto educativo valoriale, senza fini di profitto e anzi con l’obiettivo di offrire una formazione a giovani disagiati. La contrapposizione con la scuola “pubblica” si fonda su un pregiudizio ottocentesco che non ha più non solo fondamento culturale ma anche giuridico.

Come va intesa la “laicità” della scuola?

Malizia: L’importante è avere alla base – e rimanervi fedeli – un progetto educativo che esprime finalità, obiettivi e metodologie ritenute adeguate da parte dello Stato proprio attraverso il riconoscimento della parità. Occorre che nel progetto non ci sia nulla contro i valori costituzionali: questa è la laicità. Anche le scuole statali hanno un progetto educativo con dei valori di riferimento e tutti sono chiamati a rispettare la Costituzione.

Si rimprovera a volte alle scuole cattoliche di non avere una qualità e criteri di selezione adeguati in quanto dipendono dalle iscrizioni e dal pagamento delle rette…

Malizia: Proprio perché la scuola cattolica dipende dalle iscrizioni deve assicurare un alto grado di qualità. D’altra parte questa è un’accusa rivolta più spesso alle scuole non statali laiche. Non ci sono dati sul confronto tra scuole statali e scuole cattoliche. Laddove questo confronto è stato portato avanti in modo serio, come negli Stati Uniti, a proposito della scuola cattolica non è stata registrata una qualità inferiore dell’offerta educativa e, in alcuni casi, è addirittura superiore. In Italia però questi dati mancano.

Per molti la scuola cattolica non è un problema purché non comporti “oneri aggiuntivi per lo Stato” secondo l’art. 33 della Costituzione. Su questa premessa si basa anche il referendum consultivo che si svolgerà domenica prossima a Bologna a proposito dei finanziamenti pubblici alle scuole per l’infanzia private. Cosa ne pensa?

Malizia: E’ un’obiezione che dovrebbe essere valutata in base alla realtà dei fatti. A Bologna in particolare, ma in linea generale, la presenza della scuola cattolica consente allo Stato di risparmiare. Se, infatti, lo Stato dovesse provvedere ad assicurare posti nelle scuole per gli studenti che adesso frequentano gli istituti cattolici sarebbe costretto a spendere molto di più rispetto ai finanziamenti erogati alle scuole non statali.

Tags:
educazionescuolascuola cattolica
Top 10
See More