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Fra Alessandro Brustenghi, il tenore da Assisi

Aleteia - pubblicato il 16/05/13

Messo sotto contratto dalla storica casa discografica britannica “Decca”, ha venduto centinaia di migliaia di copie in tutto il mondo

E' il primo religioso ad aver inciso un disco per una delle maggiori case discografiche mondiali. Eppure “trema” ancora quando gli chiedono di esibirsi in pubblico. Il suo disco Frate Alessandro. La voce di Assisi ha venduto centinaia di migliaia di copie in tutto il mondo eppure dice di non essersi ancora abituato a “sorella notorietà”, anzi ne parla come di un “sacrificio”, e confessa di sentirsi piuttosto “chiamato a una vita semplice, ritirata con poche cose”.

Si chiama fra Alessandro Brustenghi è nato a Perugia nel 1978 e nel 2009 ha professato i voti come francescano. Tre anni dopo ha registrato l'album con la “Decca”, presso gli studi di registrazione di Abbey Road, dove erano di casa i Beatles. Dedica almeno un'ora di esercizi al giorno, insegna canto, suona l'organo, il pianoforte e ogni tanto si diletta al clarinetto.

In una intervista apparsa sul nuovo numero di Credere, fra Alessandro afferma di apprezzare tutta la musica dal gregoriano all'elettronica e di essere molto legato a Michael Jackson e in particolare alla canzone Unbreakable. “C'è un punto in cui dice: 'Anche se tu mi sotterrassi sotto tutto il dolore, io risalirò dalla terra ridendo' E' come se parlasse della risurrezione di Cristo”.

Ma come è nata la sua vocazione? “Da adolescente sentivo tanta confusione dentro di me – risponde fra Alessandro –. Ero idealista, ho vissuto l'esperienza della solitudine. A 17 anni circa, mentre studiavo alle superiori, mi sono ritrovato da solo, non avevo un progetto, qualcosa per cui vivere. Solo la musica aveva per me un senso, ma era una via di fuga. Allora mi sono ritirato in un bosco e ho gridato verso Dio: 'Se ci sei, fatti vivo, dammi un segno della tua presenza'. Non ero sicuro che mi avrebbe risposto, invece l'ho incontrato. Da quel momento Dio per me non è stato più un'idea, ma una presenza. Mi sono sentito amato. E' scomparsa la paura, tutto è diventato bello, ho scoperto di essere nelle mani di Dio”.

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