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Lotta agli abusi sessuali: papa Francesco segue la linea Ratzinger

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Aleteia - pubblicato il 05/04/13
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Sui casi dei preti pedofili dichiara la tolleranza zeroSui casi di abuso sessuale da parte di sacerdoti, la strategia non cambia: si continuerà ad agire con fermezza seguendo il solco tracciato da Ratzinger. E' quanto è emerso da un comunicato diramato dopo l'udienza del pontefice a mons. Gerhard Ludwig Muller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

A questo proposito papa Francesco ha raccomandato che  “la Congregazione, continuando nella linea voluta da Benedetto XVI, agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali, promuovendo anzitutto le misure di protezione dei minori, l’aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze, i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli, l’impegno delle Conferenze episcopali nella formulazione e attuazione delle direttive necessarie in questo campo tanto importante per la testimonianza della Chiesa e la sua credibilità”.

“Il Santo Padre – conclude la nota – ha assicurato che nella sua attenzione e nella sua preghiera per i sofferenti le vittime di abusi sono presenti in modo particolare”.

E' la prima volta che il papa interviene su una sfida così difficile e scottante che interpella la Chiesa cattolica. D'altronde non stupisce il suo desiderio di ribadire una linea di fermezza già promossa e adottata dal suo predecessore. Nel libro “Il cielo e la terra”, frutto del colloquio amichevole e appassionato – quando era ancora arcivescovo di Buenos Aires – con Abraham Skorka, rettore del Seminario rabbinico della capitale argentina, Bergoglio aveva affermato che sui casi di preti abusatori “non bisogna mai chiudere un occhio”.

“Nella diocesi non mi è mai accaduto – aggiungeva –, ma una volta un vescovo mi ha telefonato per chiedermi cosa doveva fare in una situazione di questo tipo e gli ho detto di togliere all'interessato le licenze, di non permettergli di esercitare più il sacerdozio e di avviare un giudizio canonico presso il tribunale corrispondente a quella diocesi”.

“Per me – spiegava poi chiaramente – è questo l'atteggiamento da assumere, non credo nelle posizioni che affermano di sostenere un certo spirito corporativo per evitare di danneggiare l'immagine dell'istituzione. Credo che negli Stati Uniti qualche volta si sia proposta questa soluzione: cambiare i sacerdoti. È una sciocchezza perché in quel modo il sacerdote porta il suo problema con sé. La reazione corporativa porta a questa conseguenza, per questo non sono d'accordo con soluzioni simili”.

Nel commentare la notizia don Fortunato Di Noto, parroco e fondatore di Meter – una delle più importanti strutture ecclesiali e sociali al mondo contro la pedofilia – ha detto: “Accogliamo con gioia l’impegno di papa Francesco nella lotta alla pedofilia e la sua ‘tolleranza zero’ su tale fenomeno tra il clero e i suoi membri laici, e confermiamo il nostro ormai ventennale impegno al servizio della Chiesa e ai bambini per tutelare la loro dignità e innocenza. Come Associazione Meter auspichiamo che il Santo Padre indichi sulla scia di quanto fatto da Benedetto XVI, al quale va la nostra gratitudine, le linee guida per una “nuova teologia e pastorale dell’infanzia”.

Per don Di Noto, sarebbe il momento storico giusto per pensare ad un “Concilio o Sinodo dei e sui  bambini” che la Chiesa potrebbe tenere per i piccoli. “Sono più che certo – ha concluso – che il rinnovamento partirà dal 'Bambino Gesù', si, proprio dai bambini; e dalle parrocchie una nuova pastorale di prossimità e di vicinanza contro queste forme di violenza, di devianza e di sopraffazione”.

Intanto il 5 maggio prossimo Meter e tutti gli aderenti – per la XVII Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza contro la pedofilia – sarà in piazza San Pietro per la recita del Regina Coeli a conclusione delle celebrazioni commemorative, di preghiera e di azione contro questo fenomeno. Il tema della Giornata Bambini Vittime quest’anno è: “Aiutare i bambini è un atto di fede, non ignorarli”.