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L’Europa non dovrebbe essere la priorità nell’annuncio?

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JANEK SKARZYNSKI

Ilaria Morali - pubblicato il 18/03/13

Non sarebbe opportuno dedicarsi ad annunciare il Vangelo nella nostra società italiana ed europea così scristianizzata, prima di dedicarsi alle missioni vere e proprie?

Nell'affidare il suo mandato missionario agli apostoli Gesù non aveva stabilito alcuna gerarchia d'importanza nei luoghi da raggiungere. Li aveva invitati ad essergli testimoni di fronte a “tutte le genti” (Lc 24,47) “fino agli estremi confini della terra” (At 1,8). Il cristiano di oggi deve fare altrettanto, sempre in ascolto della chiamata del Signore.

E’ proprio di ogni cristiano, in qualunque luogo della terra si trovi ad essere o ad andare, adoperarsi per annunciare il Vangelo. Ciascuno deve quindi seguire la propria specifica vocazione e, attraverso di essa, fare il possibile per diffonderlo. Oggi non è più questione di dare priorità all’una o all’altra zona del mondo, direi piuttosto che il nostro è un tempo di missione tout-court. L’Europa come altre parti del mondo costituiscono terra di missione e non c’è una terra che possa essere considerata meno o più bisognosa di altre dell’annuncio evangelico. Che cosa del resto hanno fatto i discepoli del Signore? Che cosa ha loro chiesto Gesù? Di andare in tutto il mondo…di predicare ad ogni creatura…non ha invece indicato luoghi specifici, non ha detto di rivolgersi solo ad un certo tipo di persone. Il fatto che la Chiesa, ultimamente, abbia promosso il tema della Nuova Evangelizzazione, significa semplicemente che la missione in quanto tale oggi deve tradursi in un annuncio sia rivolto alle terre ed ai popoli di prima evangelizzazione, sia a quelle nazioni di antica cristianizzazione, ora esposte al vento della secolarizzazione, delle nuove religioni e sette, di altri credo. Ciascuno di noi, come cattolico, deve quindi prioritariamente domandarsi: dove il Signore mi chiama a rendergli testimonianza? E fare poi il possibile per adoperarsi in tal senso a servizio del Vangelo e ciò a prescindere dal luogo: tanto in Italia che altrove l’annunzio è una priorità.

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