Ancora nessuna decisione sulla data del Conclave
Mancano solo 5 cardinali elettori: nella congregazione di lunedì pomeriggio e in quella di martedì mattina sono arrivati altri cardinali tra i quali due elettori. In tutto sono presenti nell'aula nuova del Sinodo 148 cardinali dei 207 che compongono il Collegio cardinalizio: lo ha riferito nel consueto briefing con la stampa il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, affiancato, negli ultimi giorni, da padre Thomas Rosica, c.s.b. per l’inglese e il francese, e mons. José María Gil Tamayo per lo spagnolo.
Tra i cardinali elettori mancano ancora Antonius Naguib (Egitto), Karl Lehmann (Germania), Kazimierz Nycz (Polonia), Jean-Baptiste Pham Minh Man (Vietnam) e John Tong Hon, ma come ha spiegato Lombardi “non è necessario che siano arrivati tutti per stabilire la data del conclave, solo sapere quando arriveranno per essere certi della loro presenza nella Sistina”.
Quest'ultima, intanto, sarà interdetta ai turisti da martedì pomeriggio quando inizieranno i lavori di sistemazione che comprendono soprattutto la preparazione di due stufe: una, ha spiegato Lombardi, “nella quale vengono effettivamente bruciate le schede scrutinate e l'altra che serve per produrre il fumo bianco o nero che esce dal comignolo: le schede da sole, infatti, non sarebbero sufficienti a produrre tale fumo”.
I cardinali arrivati per ultimi hanno prestato giuramento come prescrive la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis e hanno quindi partecipato ai lavori. Nel pomeriggio di lunedì padre Raniero Cantalamessa, predicatore della casa pontificia, ha tenuto la prima delle due meditazioni previste dalle norme sulla sede vacante e l'elezione del nuovo pontefice. Tra ieri o oggi ci sono stati 33 interventi in Aula che hanno riguardato questioni pratiche come l'attività della S. Sede e dei vari dicasteri insieme ai rapporti con gli episcopati e temi come il rinnovamento della Chiesa nello spirito del Concilio Vaticano II, la situazione della Chiesa nel mondo e le esigenze della nuova evangelizzazione nei diversi contesti culturali. Alla domanda dei giornalisti se si è parlato di Vatileaks Lombardi non ha risposto, essendo tenuto al segreto, ma ha ricordato che “si è parlato di problemi della Chiesa”. Negli interventi, ha precisato, “sono stati rappresentati tutti i continenti nel segno di una grande rappresentatività dell'assemblea”.
Nessuna decisione è emersa riguardo alla data del Conclave: l'assise dei cardinali ha preso visione dell'art. 37 della Universi Dominici Gregis sul tempo del Conclave così come modificato dal Motu proprio di Benedetto XVI, ma non ha preso determinazioni a riguardo. Nemmeno ha fissato un giorno per prendere questa decisione. “Nella mia percezione – ha affermato Lombardi – si tratta di un tema aperto: la congregazione vuole avere del tempo necessario per una adeguata preparazione al Conclave senza affrettare i tempi”.
Per questo, per avere anche un tempo di riflessione e di informazione personale, i cardinali hanno deciso che per oggi e domani le congregazioni si svolgeranno solo al mattino. Domani alle 17, inoltre, si riuniranno nella basilica di S. Pietro, presso l'altare della Cattedra, per pregare per la Chiesa in questo delicato momento della sua vita: una celebrazione alla quale potranno partecipare i fedeli che vorranno.
Una preghiera di intercessione e accompagnamento è stata chiesta anche al papa emerito: “i padri cardinali riuniti in Vaticano per le loro congregazioni generali in vista del prossimo Conclave – recita il telegramma inviato a Benedetto XVI al termine della riunione di stamani – Le inviano in coro un devoto saluto con l'espressione della loro rinnovata gratitudine per tutto il suo luminoso ministero petrino e per l'esempio loro dato di una generosa sollecitudine pastorale per il bene della Chiesa e del mondo”. “La loro gratitudine – conclude il telegramma – vuole rappresentare la riconoscenza di tutta la Chiesa per il suo instancabile lavoro nella vigna del Signore”.