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La sede vacante ha qualcosa a che vedere con il sedevacantismo?

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Aleteia - pubblicato il 05/03/13
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Quest’ultimo è il rifiuto dell’“eresia modernista” del Vaticano II1. La situazione di sede vacante è, come indicano i termini, il periodo in cui una sede, episcopale o pontificia, manca di un titolare, perché ha perso quello che aveva e non è ancora stato designato il successivo. Si applica soprattutto alla sede pontificia.

La definizione di sede vacante, anche se si può riferire in genere a qualsiasi sede episcopale, viene utilizzata soprattutto per indicare la situazione tecnico-giuridica in cui si trova la Sede di Pietro tra la morte (in questo caso la rinuncia) di un papa e l'elezione di quello successivo.

In questo periodo il governo viene affidato al Collegio cardinalizio solo per il disbrigo degli affari ordinari o di quelli non procrastinabili, e per la preparazione di tutto ciò che è necessario all'elezione del nuovo pontefice.

Il Collegio cardinalizio non ha alcun potere o giurisdizione sulle questioni che spettano al sommo pontefice. In questo periodo, inoltre, vengono meno tutti gli incarichi della Curia romana, tranne quello del presidente del Tribunale della Penitenzieria Apostolica.

2. Il cosiddetto sedevacantismo è qualcosa di diverso. Si riferisce all'atteggiamento – meglio chiamarlo così che “teoria” – di chi ammette il sommo pontificato nella Chiesa ma considera che chi lo ostenta lo fa in modo illegittimo, e quindi bisognerebbe considerare la Sede di Pietro vacante.

Il sedevacantismo è nato all'interno del ventaglio di atteggiamenti di rifiuto del Concilio Vaticano II e afferma che dal pontificato di Giovanni XXIII tutti i papi, sostenendo i cambiamenti portati dal Concilio, stanno appoggiando l'“eresia modernista”, e quindi siedono in modo illegittimo sulla cattedra di San Pietro. Tecnicamente, quindi, non potrebbero essere considerati papi legittimi, e la Sede sarebbe vacante dal punto di vista formale.

Alcuni estendono la considerazione anche a Pio XII, mettendo in discussione alcuni dei suoi discorsi.

Attualmente, questa idea riaffiora in qualche esponente del tradizionalismo più estremo. Tra i seguaci di Lefebvre sorgono voci in questo senso, anche se si deve chiarire che l'atteggiamento ufficiale della Fraternità San Pio X è contraria al sedevacantismo, per cui viene espulso dalla Fraternità chiunque sostenga questa idea.