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Saluto del papa ai cardinali: “La Chiesa è un corpo vivo”

Chiara Santomiero - pubblicato il 28/02/13

La consegna di Benedetto XVI in vista del prossimo Conclave

“Un pensiero semplice che mi sta molto a cuore: la Chiesa è una realtà vivente”: è stata questa la consegna di Benedetto XVI ai cardinali nell'ultimo giorno del suo pontificato. Il papa ha preso in prestito un'espressione di Romano Guardini “scritta proprio nell'anno in cui i Padri del Concilio Vaticano II approvavano la Costituzione Lumen Gentium, nel suo ultimo libro con una dedica personale anche per me”.

“La Chiesa – questa è l'espressione cara al pontefice – non è un'istituzione escogitata e costruita a tavolino, ma una realtà vivente”. Ed è proprio, secondo Ratzinger, quella realtà che si è vista in piazza ieri per l'ultima udienza generale. La Chiesa “è nel mondo ma non è del mondo” perché essa “è di Dio, di Cristo, dello Spirito”.

Un'altra espressione di Guardini ha poi voluto rammentare ai cardinali: “La Chiesa si risveglia nelle anime”. Questo significa, ha spiegato il papa che “la Chiesa vive, cresce e si risveglia nelle anime che, come la Vergine Maria, accolgono la Parola di Dio e la concepiscono per opera dello Spirito Santo”. “Nella loro povertà ed umiltà” le anime diventano capaci di “generare Cristo oggi nel mondo” così che “Cristo continua a camminare attraverso i tempi e tutti i luoghi”.

Benedetto XVI ha ringraziato di nuovo, come aveva già fatto ieri nell'assemblea generale, tutti i cardinali per il cammino percorso insieme negli otto anni di pontificato nei quali sono stati vissuti con fede “momenti bellissimi di luce radiosa” ma anche occasioni nelle quali “qualche nube si è addensata nel cielo”.

Ha poi salutato personalmente i 144 cardinali presenti e altre personalità della Curia, come i capi dicastero non cardinali, il sostituto della Segreteria di Stato e il segretario per rapporti con gli Stati, i cerimonieri. L'attenzione dei giornalisti si è appuntata sull'incontro con alcuni dei cardinali considerati “papabili”, come l'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, con il quale Benedetto XVI si è soffermato alcuni minuti in un dialogo molto cordiale e l'arcivescovo di Manila, Luis Antonio Tagle, che si è avvicinato all'orecchio di Ratzinger per sussurrargli qualcosa che poi ha fatto scoppiare a ridere entrambi. Alcuni dei cardinali, sfilando in una successione durata circa un'ora, hanno regalato un libro a Benedetto XVI sottolineando scherzosamente che “adesso avrà tempo per leggere”.

“Tra voi, nel collegio cardinalizio – ha detto in conclusione del suo intervento il pontefice dimissionario compiendo un originale atto di comunione ecclesiale – c'è già il futuro papa al quale già prometto la mia incondizionata obbedienza e reverenza”.

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