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Rinuncia di Benedetto XVI: cosa succederà ora? (I)

Jesús Colina - pubblicato il 18/02/13

Domande sul Conclave, Joseph Ratzinger e il suo successore

La rinuncia di Benedetto XVI ha aperto una fase inaspettata nella vita della Chiesa. Che cosa succederà al papa attuale? Continuerà a vestirsi di bianco? Tornerà cardinale? Chi governerà la Chiesa in assenza del papa? Quando verrà eletto il nuovo pontefice?

La situazione attuale suscita molte domande. Alcune hanno risposta, altre non ancora. Raccogliamo le prime domande giunte dai nostri lettori di tutto il mondo. Apriamo questa sezione di domande e risposte, e dal lunedì al venerdì risponderemo ogni giorno a quattro domande.

Ti invitiamo a partecipare: invia anche tu le tue domande ad Aleteia!

Come sarà l'ultimo giorno di Benedetto XVI come papa?

Il 28 febbraio, alle 11.00 ora di Roma, i cardinali si congederanno dal papa nella Sala Clementina del Vaticano. Nel pomeriggio, verso le 17.00, il pontefice si trasferirà alla residenza pontificia di Castel Gandolfo. Alle ore 20.00, terminerà ufficialmente il mandato del Santo Padre. Il 1° marzo si aprirà il periodo di sede vacante. Durante il conclave, Benedetto XVI resterà nella residenza di Castel Gandolfo. Tornerà in Vaticano, al monastero Mater Ecclesiae, quando si concluderanno i lavori di riadattamento di questa residenza per il suo nuovo inquilino.


Quando inizierà il Conclave?

Attualmente non si può sapere. Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha spiegato che l'inizio del Conclave deve avvenire tra i 15 e i 20 giorni dall'inizio della sede vacante, ovvero dal giorno in cui il papa rinuncerà, il 28 febbraio.

Se tutto si svolgerà senza contrattempi, come riferito il 13 febbraio in una conferenza stampa dal portavoce vaticano, il Conclave potrebbe avere inizio il 15 marzo.

La data sarà annunciata dalla congregazione generale dei cardinali che avrà luogo durante la sede vacante, come stabilisce la costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis”, che regola la normativa.



Ci saranno dei cambiamenti nel Conclave rispetto a quello precedente?

Padre Lombardi ha confermato che non sono allo studio modifiche alla costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis”, che stabilisce la normativa.



L'unica modifica prevista l'ha stabilita Benedetto XVI nella lettera apostolica in forma di “motu proprio” pubblicata l'11 giugno 2007, che impedisce che il papa possa essere eletto solo a maggioranza assoluta.

In base alla normativa, affinché il pontefice possa ritenersi validamente eletto “è sempre necessaria la maggioranza di due terzi dei cardinali presenti al Conclave”.


Era prevista la rinuncia di un papa?


Alla fine di novembre del 2010 veniva pubblicato il libro “Luce del mondo”, che raccoglieva una lunga intervista del giornalista tedesco Peter Seewald a Benedetto XVI. Nel testo, il papa riconosceva la possibilità di un'ipotetica rinuncia “in alcune circostanze”. Alla domanda del giornalista: “È immaginabile una situazione nella quale Lei ritenga opportuno che il Papa si dimetta?”, Benedetto XVI rispondeva: “Sì. Quando un Papa giunge alla chiara consapevolezza di non essere più in grado fisicamente, psicologicamente e mentalmente di svolgere l’incarico affidatogli, allora ha il diritto ed in alcune circostanze anche il dovere di dimettersi”.

In realtà, il Santo Padre non faceva altro che ribadire una possibilità già contemplata nel Codice di Diritto Canonico al canone 332.2: “Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti”.

Il Codice, tuttavia, non prevede cosa accada al papa dimissionario. Per questo, i membri del Collegio cardinalizio, che governano la Santa Sede durante la sede vacante,  sono chiamati a prendere una serie di decisioni pratiche.

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