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L’inclusione dei disabili migliora la società

Avvenire - Famiglia Cristiana - Radio Vaticana - pubblicato il 03/12/12

La Giornata Internazionale 2012 dedicata alla rimozione delle barriere

Come ogni anno, il 3 dicembre si celebra la Giornata Internazionale della Disabilità. Il tema di quest'anno punta all'eliminazione delle barriere che impediscono una vera inclusione dei disabili nella società.

Sensibilizzare l’opinione pubblica sui concetti di dignità, diritti e benessere delle persone disabili è l'obiettivo della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite e che si celebra il 3 dicembre.

Il tema dell'edizione 2012 è “Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva e accessibile per tutti” . Nel suo messaggio per l'occasione, il Segretario Generale dell'ONU Ban Ki-Moon ha sottolineato la necessità di raggiungere gli obiettivi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ovvero eliminare la discriminazione e l'esclusione e creare società che valorizzino la diversità e l'inclusione (Korazym.org, 3 dicembre).

Le persone con disabilità rappresentano il 15% della popolazione mondiale. Le barriere alla loro partecipazione, ha ricordato l'Anffas – associazione nazionale delle famiglia di persone con disabilità intellettiva o relazionale –, sono materiali ma anche e soprattutto culturali. Negli ultimi anni, anche a causa della crisi internazionale, hanno assunto il nome di “vincoli di bilancio” o di “carenza di risorse”, ma in realtà sono principalmente “frutto di problemi culturali e di approcci obsoleti e discriminatori al tema della disabilità nelle politiche di molti Paesi, tra cui l'Italia” (Avvenire.it, 3 dicembre).


In questo contesto, monsignor Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, ha esortato in un messaggio per la Giornata a guardare alla disabilità con “occhi nuovi” come “espressione dell'unicità di ogni persona”. Le persone con disabilità, svelando la radicale fragilità della condizione umana, “rappresentano un’espressione del dramma del dolore, che in questa nostra società viene spesso percepito come uno scandalo e un fardello da rimuovere, o da risolvere in modo sbrigativo”, ha riconosciuto (Radio Vaticana, 3 dicembre).

Recitando l'Angelus il 2 dicembre, anche papa Benedetto XVI ha ricordato i disabili, sottolineando che ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi, è sempre “un valore inestimabile” (Famiglia Cristiana.it, 2 dicembre). Per questo, ha esortato le comunità ecclesiali ad essere attente e accoglienti verso i disabili e i legislatori e i governanti a tutelarli e a promuoverne la piena partecipazione alla vita della società.


Nell’Unione Europea, infatti, una persona su sei – circa 80 milioni di cittadini – è affetta da una disabilità, da leggera a grave, mentre più di un terzo degli over 75 anni è portatore di disabilità che in qualche misura lo limitano.

Secondo un sondaggio recente, il 97% dei cittadini europei ha dichiarato che le persone con disabilità dovrebbero avere la possibilità di andare a scuola, trovare un impiego o entrare in un negozio come chiunque altro. Sette intervistati su 10 ritengono poi che una migliore accessibilità di beni e servizi potrebbe migliorare sensibilmente la vita di disabili, anziani e altri soggetti, come i genitori con bambini piccoli (Famiglia Cristiana.it, 3 dicembre).

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