Pubblicate le direttive che dovranno essere applicate in diocesi, parrocchie, istituti di vita consacrata in Italia. Prima regola: dovere morale di denuncia ad ogni livello
Le norme si applicano a tutti coloro che operano, a qualsiasi titolo, individuale o associato, all’interno delle comunità ecclesiali in Italia e a tutti gli Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica. «Qualsiasi abuso sui fanciulli e sui più vulnerabili – scrivono i vescovi – ancor prima di essere un delitto, è un peccato gravissimo, ancor più se coinvolge coloro ai quali è affidata in modo particolare la cura dei più piccoli» (Ansa, 28 giugno).
Il capitolo 5 è quello dedicato alle segnalazioni di presunti abusi sessuali e afferma: «Chiunque abbia notizia della presunta commissione in ambito ecclesiale di abusi sessuali nei confronti di minori o persone vulnerabili è chiamato a segnalare tempestivamente i fatti di sua conoscenza alla competente autorità ecclesiastica». «La segnalazione non solo non esclude – aggiunge il testo – ma neppure intende ostacolare la presentazione di denuncia alla competente autorità dello Stato, che anzi viene incoraggiata».