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Il digiuno di Daniele: la dieta presa dalla Bibbia che spopola negli USA

DIET

Saltodemata - Shutterstock

Mathilde De Robien - pubblicato il 15/02/18

Perdere peso e nutrire la propria fede, è l’idea di una dieta ispirata alla Bibbia, che riscontra un vero successo oltreoceano. Ma cosa bisogna fare, esattamente?

E se la chiave delle diete dimagranti si trovasse nella Bibbia? Perlomeno è questo ciò che pensano milioni di Americani, ideatori e praticanti di numerose diete basate su passaggi della Bibbia. La ricetta di queste diete, dette “bibliche”? Una dose di buonsenso, la promozione di uno stile di vita sano e soprattutto del tempo per pregare! Possiamo citare “Mosé non era grasso”, “La dieta alleluia”, “Cosa mangerebbe Gesù?”, “La dieta del creatore”, “Il corpo secondo Dio”. Titoli ammiccanti che si trovano da una decina di anni in qua nelle librerie americane. Alcuni sono anche diventati dei best-seller.




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Bisogna dire che a più riprese, nella Bibbia, si fa menzione del cibo terreno. È così che la dieta chiamata “Alleluia”, iniziata dal pastore George Malkmus, è fondata sulla Genesi:

E Dio disse: «Vi do ogni pianta da frutto su tutta la terra, e ogni albero da frutto: questo sarà il vostro nutrimento».

Gen 1, 29

Risultato: questa dieta esclude il consumo di prodotti animali (salvo il miele) e non ammette che alcuni cereali, i frutti e i legumi, a condizione che siano crudi per l’85%, perché secondo George Malkmus sarebbe tale dieta crudista ad aver permesso ad Adamo di vivere fino all’età di 930 anni.




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Tali “diete bibliche” propongono sovente un’alimentazione molto stretta, ma non è tutto qui. Esse invitano a rivoluzionare i modi di vita mangiando più salubremente, ma anche approfondendo la relazione con Dio mediante la preghiera, la meditazione e lo spirito di sacrificio. È lo stesso nel caso del “Daniel Plan”, che potremmo tradurre “il digiuno di Daniele”, che va in questo momento per la maggiore oltreoceano.

Il digiuno di Daniele, una dieta dall’Antico Testamento

Il digiuno di Daniele, ideato da tre medici e da un pastore americani, è l’ultima dieta alla moda negli States. Si tratta di un libro e un DVD che propongono, in sei sessioni settimanali, uno stile di vita sano fondato sui principî della Bibbia e legato a cinque elementi di progresso intrinsecamente legati: fede, nutrimento, forma fisica, concentrazione e amici.




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Si basa su un passaggio del Libro di Daniele, quello in cui Nabucodonosor, re di Babilonia, offre ai servitori prigionieri una porzione delle sue vivande reali e del vino della sua tavola. Trattenuto con loro e profondamente umiliato da questo “favore” reale, il futuro profeta Daniele disse all’intendente del re:

«Mettici alla prova per dieci giorni, dandoci da mangiare legumi e da bere acqua, poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato». Egli acconsentì e fece la prova per dieci giorni; terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re.

Dan 1, 12-15

Di conseguenza, il regime alimentare consigliato è drastico. Le proporzioni raccomandate per ogni pasto sono le seguenti: 50% di legumi, 25% di proteine magre, animali o vegetali, 25% di amidi interi, un po’ di frutti poco zuccherati, acqua o tisane.

Una dieta che permetta anche di concentrarsi sulla relazione con Dio

Il digiuno di Daniele parte da una convinzione: Dio ha creato il nostro corpo perché sia in buona salute, ed ha fornito tutto ciò di cui avevamo bisogno per prendercene cura. Ecco perché i fondatori invitano i partecipanti a pregare, meditare, leggera la Parola di Dio, al fine di lasciarsi trasformare da Cristo e di trovare in Lui la forza di cambiare i nostri modi di vita. Nella Bibbia, nutrirsi è indispensabile perché il nutrimento difende valori quali la fede in Dio, l’integrità, l’umiltà e la generosità, sorgenti di buona salute spirituale. Approfondire la propria relazione con Dio significa anche offrire in sacrificio tutti i piaceri legati al nutrimento. Questo sforzo permette così di avvicinarsi a Lui e di vivere una spiritualità ricca e feconda.

Perdere peso e nutrire relazioni amicali sane ed autentiche

Altra grande coordinata del digiuno di Daniele: «Condividere la comunione gli uni con gli altri», secondo le parole dell’evangelista Giovanni (1, 7-8). Un’autentica fraternità è un modo di crescere spiritualmente e di essere emotivamente in buona salute. E poi, gli ideatori di questa dieta hanno concepito un kit del digiuno di Daniele, venduto ai pastori e alle comunità perché le persone possano mettere in pratica il programma in seno alla loro comunità parrocchiale.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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