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È possibile prevenire l’abuso sessuale di un sacerdote?

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Polizia di Stato

Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 16/09/17

Ecco il "pronto soccorso" della diocesi di Bolzano-Bressanone per individuare in modo precoce e tempestivo soprusi e violenze

Il tema della prevenzione per la tutela dei minori da abusi sessuali e da ogni forma di violenza è prioritario nell’impegno pastorale della Chiesa. I bambini sono infatti tra i più deboli e indifesi nella società. La Chiesa, e come tale la Diocesi, ha il compito primario di offrire e garantire loro la massima attenzione e tutela.

Parte da questa premessa uno dei primi modelli di prevenzione alla lotta alla pedofilia nella Chiesa. A proporlo è la diocesi di Bolzano-Bressanone.

Luisa Bove ne parla in “Abusi sessuali nella Chiesa? Meglio prevenire” (Ancora editrice).

La diocesi è consapevole che «non sarà possibile eliminare del tutto l’abuso sessuale e ogni forma di violenza. Il lavoro di prevenzione può e deve impegnarsi a promuovere la capacità di percepire e di individuare in modo precoce e tempestivo ogni tipo di sopruso e abuso sessuale, fisico e psicologico».




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Per questo sono necessarie figure di riferimento e interlocutori attenti, responsabili e sufficientemente qualificati, attraverso una formazione adeguata degli operatori pastorali e dei volontari. «Solo così è possibile offrire alle vittime un “pronto soccorso” immediato, mirato, competente e un sostegno che garantisca fiducia e accoglienza».

1) LO SPORTELLO

La Diocesi di Bolzano-Bressanone ha istituito nel 2010 uno sportello con un referente esterno alla gerarchia ecclesiale, che è stato affiancato da un gruppo di esperti laici.

In un secondo momento (2013) è stato istituito un gruppo di lavoro per la prevenzione degli abusi sessuali e delle violenze nominando un incaricato per questo settore.

In caso di osservazioni dirette o di segnalazioni, gli operatori, i volontari, i giovani e gli adulti vengono formati, attraverso un lavoro di informazione e di sensibilizzazione, a riconoscere e a considerare seriamente i comportamenti maltrattanti e abusanti e a compiere i passi appropriati. Di conseguenza vengono create nuove condizioni per il lavoro di prevenzione e per il servizio dello sportello di consulenza.




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2) IL SERVIZIO SPECIALISTICO

La Diocesi dispone di un Servizio specialistico per la prevenzione e per la tutela dei minori da abusi sessuali e da altre forme di violenza e che ha sede presso il Vicariato generale.

Il responsabile del Servizio specialistico viene nominato dall’Ordinario diocesano. I suoi compiti sono: la gestione del servizio specialistico, il lavoro di prevenzione da abusi sessuali e da altre forme di violenza, la collaborazione con la referente dello sportello.

L’Ordinario diocesano nomina, per la durata di cinque anni, una persona indipendente dalla gerarchia diocesana e autonoma nelle sue decisioni, come referente dello sportello.

UN ASCOLTO PER VITTIME E CARNEFICI

È lei il contatto per gli abusi all’interno della Chiesa, anche se lontani nel tempo, per persone coinvolte direttamente o indirettamente, per autori di reati, per tutti coloro che vogliono segnalare un abuso o un sospetto di abuso, per chi cerca informazioni o consulenza in relazione a qualsiasi tipo di violenza. La referente è a disposizione delle persone colpite che cercano un consiglio, per ascoltarle, per prenderle sul serio e per concordare i passi futuri da compiere insieme.




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3) IL TAVOLO DI ESPERTI

L’Ordinario diocesano, su proposta del responsabile del Servizio specialistico, nomina per cinque anni i membri del Tavolo di esperti. Il responsabile del Servizio specialistico e la referente dello sportello sono membri di diritto, mentre gli altri consulenti vengono nominati tra giuristi, psicologi, psichiatri, psicoterapisti, pedagogisti, medici, educatori… Il Tavolo di esperti viene convocato quattro volte all’anno dal responsabile del Servizio specialistico e da lui coordinato.

UN LAVORO DI SINERGIA

Dalle riflessioni in sede di valutazione delle prime esperienze fatte in Diocesi, è emersa come positiva l’unione del gruppo di esperti a disposizione del referente dello sportello con il gruppo di lavoro per la prevenzione. Il Tavolo di esperti consulta, promuove e sostiene il lavoro di prevenzione e ne garantisce la qualità.




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PROFESSIONALITA’ E ASSISTENZA

Inoltre offre consulenza e sostegno alla referente dello sportello, anche al di fuori degli incontri del Tavolo di esperti, per garantire la massima professionalità nell’informare e assistere le persone che si rivolgono allo sportello. Solo così si riesce a garantire un impegno comune tra la cultura e gli interventi della prevenzione con quelli dell’accoglienza, dell’ascolto, del sostegno e dell’accompagnamento.

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