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Possessione demoniaca: ecco cosa non riesce a spiegare la psicoanalisi

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 08/05/17

I cambiamenti somatici sono i principali segnali di una presenza satanica inspiegabile scientificamente

La psicoanalisi riesce sempre a dare delle spiegazioni alle possessioni diaboliche? O ci sono dei casi in cui anche la scienza non riesce a consegnare una diagnosi ad un presunto “posseduto”?

Raul Salvucci in “Cosa fare con questi diavoli” (Ancora edizioni) parla di dolori fisici non spiegabili dalla medicina dopo aver subito un maleficio.

«Gli effetti negativi sulla salute sono abituali quando interviene il maleficio. Si articolano con modalità diverse, anche se non sempre sono tutti presenti e non lo sono con la stessa intensità. Queste cose, come si è detto, variano da soggetto a soggetto a seconda della costituzione fisica della persona, scaricando la maggiore negatività sui punti più deboli».




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UNA LINEA DI “CONFINE”

Il professore Luigi Janiri, psichiatra e psicoterapeuta, che ha studiato da vicino questi fenomeni, spiega ad Aleteia: «I fenomeni scarsamente spiegabili dalla scienza psichiatrica e che si ritrovano nei casi di possessione cosiddetta demoniaca dovrebbero essere proprio quegli aspetti diagnostici che discriminano tra le condizioni francamente psicopatologiche (soprattutto isteria e disturbi dissociativi) e quelle appunto di possessione».

«In realtà  – prosegue il docente delle Università Lumsa di Roma e Cattolica di Milano – anche queste ultime dovrebbero essere differenziate da situazioni in cui l’ente malefico agisce dall’esterno del soggetto, provocando vessazioni (molestie) o infestazioni ambientali».

SETTE “SEGNALI”

I fenomeni riconoscibili come paranormali o comunque straordinari e che sono interpretabili in base alla “presenza” nel corpo di un individuo di una entità estranea (generalmente demoniaca, in caso di possessioni religiose), evidenzia Janiri, sono i seguenti:

1) cambiamenti somatici (mutazione del colore degli occhi, stimmate o altre “iscrizioni” cutanee, marchi a fuoco, sanguinamenti inspiegabili, grossolani cambi nella tonalità e nel timbro della voce, ecc.)

2) titanismo: assunzione di una forza non commisurata al fisico del soggetto o che gli fa compiere atti eccezionali, come sollevare pesi sproporzionati, scaraventare mobili o lanciare oggetti molto pesanti

3) levitazione: sollevarsi ad altezza da terra senza appoggi

4) locuzione di lingue che il soggetto notoriamente non conosce o che sono lingue morte, arcaiche o scomparse (ad es. parlare l’aramaico)

5) lettura del pensiero altrui: indovinare ciò che l’interlocutore sta pensando in quel momento

6) “vomito” dalla bocca di oggetti che il soggetto non può avere introdotto prima: ad es. chiodi o petali di fiori; nello stesso registro si pongono tutti i fenomeni di comparsa “prodigiosa” di oggetti ex-novo o di trasformazione di oggetti in altri

7) ipersensibilità ai segni del sacro: ad es. i fenomeni di cui sopra si manifestano spontaneamente durante la messa o in presenza di sacerdoti anche non esorcisti e, durante la messa, in momenti particolarmente significativi (ad es. la benedizione), oppure si manifestano attraverso le pratiche di esorcismo.




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DALLE STIMMATE ALLE LINGUE

Ovviamente, prosegue Janiri, alcuni di tali fenomeni sono al confine tra le condizioni spiegabili dalla medicina e quelle inspiegabili e dunque attribuibili a origini sovrannaturali: ad es. i cambiamenti di voce o alcune manifestazioni cutanee (sanguinamenti, “stimmate”) possono prodursi in stati di alterazione psicosomatica come nei disturbi conversivi (un tipo di isteria), il parlare lingue apparentemente sconosciute può avere per oggetto idiomi culturalmente pre-esistenti di cui il soggetto più o meno inconsciamente può conservare una traccia, la lettura del pensiero può verificarsi in rapporti interpersonali caratterizzati da alti livelli di suggestionabilità.

“CASI INSPIEGABILI”

«Personalmente – dice lo psichiatra – sono stato testimone di fenomeni del tipo»:

1) (cambiamenti di voce, come ad es. ragazze che improvvisamente si mettono a parlare con una voce da uomo; sanguinamenti indeterminati), 2) (persone anche minute che scaraventavano per aria grosse panche in chiesa), 3) (soggetti intervistati, in Messico, che hanno espresso frasi in un linguaggio sconosciuto, che poi si è capito essere un dialetto pre-colombiano), 4) (soggetti intervistati che hanno “captato” ciò che l’esaminatore stava pensando o provando in quel momento) e ovviamente 5). Altrettanto ovviamente, secondo quanto detto prima, questi fenomeni osservati non sono necessariamente attribuibili a possessione diabolica, ma hanno un margine di interpretabilità psicopatologica.

LA MUTAZIONE DEL COLORE DEGLI OCCHI

Cambiamenti somatici, conclude Janiri, «mi sono stati segnalati da persone (sacerdoti) particolarmente attendibili: una mutazione nel colore degli occhi durante un esorcismo e la comparsa di una figura e di alcune lettere sulla pelle del dorso di un “indemoniato”».




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