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Le 7 cose da non fare al tuo matrimonio

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Paola Belletti - pubblicato il 29/04/17

Se ci tieni a riguardare il vostro Album di nozze senza piangere (e non di commozione)

I  5 capi che devi avere nel tuo armadio. I 7 look più cool della stagione. Le 6 abitudini che vi faranno guadagnare benessere. Le  11 dive che hanno esagerato con la chirurgia estetica… L’elenco, Google docet, è pressoché infinito.

A noi donne probabilmente le liste sono sempre un po’ piaciute.  Ancor di più se di nozze.

Oggi metteremo in fila  7 cose da non fare al vostro matrimonio perché possa essere un ricordo piacevole per tutti (o quasi).

(PREMI SU “GALLERIA FOTOGRAFICA” PER LEGGERE L’ELENCO)




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A chi non piace farsi due risate? Soprattutto per stemperare l’inevitabile tensione accumulata nei mesi precedenti la Data Fatidica…

Crediamo però che la cosa davvero più importante sia la vostra storia e la volontà comune di unirvi per sempre in matrimonio.

E il matrimonio cristiano è un Sacramento. Se lo avete chiesto alla Chiesa lo sapete senz’altro!

Ciò significa che tutto ciò che di bello abbiamo a portata delle nostre mani solo umane viene elevato e riempito da Dio di una dignità altissima.

Significa che sarà la vostra strada per diventare santi. Sì, santi. Cioè uomini e donne vere. Quindi felici.

Non siamo degli illusi. Sappiamo bene che l’amore zuccheroso e romantico, fusionale ed emotivamente effervescente non dura e non è ancora l’Amore.

Allora coraggio! Prima dei preparativi, sotto con la preparazione!

  1. Cercate di parlare insieme dello scopo della vostra vita, di conoscervi e farvi conoscere davvero dal vostro promesso sposo.
  2. Fatevi guidare e consigliare da un direttore spirituale.
  3. È probabile che la frequenza dei litigi si faccia più significativa in questa fase, niente paura! Poi passa. Rimettete sempre al centro le vostre persone e ciò che comincerà dopo che l’ultimo invitato avrà lasciato il banchetto: la vostra vita insieme come marito e moglie.
  4. Non scegliete una Chiesa solo perché è coerente con il concept del vostro evento.
  5. E non trasformate in un’indagine di geomarketing la vostra ricerca del corso prematrimoniale. Non è una scocciatura paraburocratica da sbrigare il prima possibile, ma una sorta di catecumenato, di preparazione alla grandezza del Sacramento che avete chiesto. Sarebbe bello se vi seguisse un sacerdote che vi conosce bene, magari in un percorso con altre giovani coppie e coppie già sposate che facciano un po’ di
  6. Anche per quanto riguarda le letture e i canti della Messa Nuziale, il criterio non sia il mood generale ma la verità.
  7. Non in tutti i giorni del calendario liturgico si possono celebrare matrimoni. Venerdì e Sabato Santo sono esclusi. E durante la Quaresima deve comunque prevalere il carattere penitenziale del tempo liturgico.




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La liturgia cattolica è un tesoro inestimabile pieno di meraviglie…  Scusate! Sembra, di nuovo, un lungo e questa volta pesante, elenco di no! Invece divieti e limiti sono come i cordoli del circuito da Formula1 che ci aiuteranno a restare in pista!

Un ultimo suggerimento molto punk: pregate insieme!

Il rosario, ad esempio, è trasgressivo! È sempre quello da secoli! È semplice. È fatto di meravigliose ripetizioni! Ci fa immaginare scene di gioia, dolore, trionfo che sono avvenute 2000 anni fa ma che ci riguardano ora.

E soprattutto ci avvicina alla Donna che più di tutte sa portare l’abito lungo ed il velo, Maria Santissima!




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Affidatevi entrambi a Lei. Se non siete ancora maratoneti della Corona o siete lontani da ogni pratica di preghiera potete iniziare con un’Ave Maria o con la bellissima invocazione “Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam”. Pensate, infine, che il matrimonio è un’unione stabile e fedele  e respirate a pieni polmoni. Non c’è condizione che dia maggiore libertà e che sia più rispettosa della nostra natura di persone come la definitività.

Sì, è così! Perché se pensiamo di restare legati solo fino a che “funziona” stiamo concedendo e accettando l’uso della nostre persone fino a che questo uso sarà motivo di benessere, piacere, soddisfazione.

Ma questo si fa con le cose! E chi di noi vuole davvero essere trattato come una cosa? Un bene di cui usufruire fino a che il “consumatore” ne abbia bisogno? Per la persona, invece, esiste un unico “trattamento” adeguato: l’amore. Quello vero. Che attraversa mari in tempesta e prati in fiore.

Allora non ci resta che porgervi le nostre più sincere felicitazioni e di pregare per voi.

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