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Con quale frequenza dovrei ricevere l’Eucaristia?

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Alwyn Ladell | CC

Philip Kosloski - pubblicato il 11/04/17

Solo perché andiamo a Messa non vuol dire che dobbiamo metterci in fila per fare la Comunione

Quando arriva il momento della distribuzione della Santa Comunione nella Messa domenicale, la tipica scena negli Stati Uniti vede una processione ordinata di quasi tutti i presenti, che si incolonnano lungo la navata principale per ricevere l’Eucaristia da un sacerdote o da un ministro laico. Se un parrocchiano non riesce ad arrivare all’altare, qualcuno va da lui per dargli l’Eucaristia in mano o in bocca.

Negli Stati Uniti è estremamente comune per chiunque, senza eccezione, ricevere la Santa Comunione ogni domenica dell’anno. La domanda “Quanto spesso dovrei ricevere l’Eucaristia?” sembra non aver bisogno di una risposta. La Chiesa, nella sua saggezza, ha comunque predisposto delle linee-guida specifiche volte ad aiutarci nella via che conduce al Paradiso.

Rigorosamente parlando, ai cattolici è richiesto solo, come minimo, di ricevere la Comunione una volta all’anno.

Ogni fedele, dopo che è stato iniziato alla santissima Eucaristia, è tenuto all’obbligo di ricevere almeno una volta all’anno la sacra comunione. Questo precetto deve essere adempiuto durante il tempo pasquale, a meno che per una giusta causa non venga compiuto in altro tempo entro l’anno” (Codice di Diritto Canonico, # 920).




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Può sembrare un po’ strano che ci venga richiesto di ricevere la Comunione solo una volta all’anno durante il tempo pasquale, ma questo precetto della Chiesa vuole ricordarci le condizioni necessarie che dobbiamo soddisfare per ricevere la Santa Eucaristia in modo degno.

Come spiega la Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (USCCB), “come cattolici, partecipiamo pienamente alla celebrazione dell’Eucaristia quando riceviamo la Santa Comunione. Siamo incoraggiati a ricevere la Comunione devotamente e frequentemente. Per essere adeguatamente disposti a ricevere la Comunione, i partecipanti non dovrebbero essere consapevoli di peccati gravi, e in genere dovrebbero aver digiunato per un’ora. Una persona che sia consapevole di aver commesso un peccato grave non deve ricevere il Corpo e il Sangue del Signore senza prima effettuare la confessione sacramentale, se non per un motivo grave laddove non ci sia l’opportunità di confessarsi. In questo caso, la persona deve essere memore del dovere di compiere un atto di perfetta contrizione, inclusa l’intenzione di confessarsi non appena sia possibile (canone 916). Una frequente recezione del sacramento della Penitenza è incoraggiato per tutti”.




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Negli ultimi anni, la Chiesa ha sottolineato l’importanza di ricevere frequentemente l’Eucaristia, ma questa non deve mai essere isolata dal sacramento della Confessione. Fondamentalmente, se dopo un adeguato esame di coscienza sentite di essere liberi da qualsiasi peccato, allora la Chiesa suggerisce che dovreste ricevere l’Eucaristia, “fonte e culmine” della nostra fede.

Se siete consapevoli di trovarvi in una condizione di peccato grave, invece,la Chiesa vi chiede di astenervi dal ricevere la Santa Comunione e di rimanere al vostro banco, o di avvicinarvi al sacerdote con le braccia incrociate sul petto a indicare che preferite una benedizione anziché l’Eucaristia.

La Chiesa spera che vi accostiate alla Confessione il prima possibile, per rimettere ordine nel vostro rapporto con Dio.




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[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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