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Come fare perché gli altri non parlino male di me?

gossip

© SHUTTERSTOCK

Sergio Argüello Vences - pubblicato il 30/03/17

Gesù ha perdonato i suoi aggressori. Per favore, non serbate rancore

Giorni fa è venuta a parlare con me la signora Blanca. È molto allegra, ha sempre il sorriso sul volto, oltre a uno o più nipoti aggrappati ai suoi vestiti. Mi sta molto simpatica, non solo perché di tanto in tanto mi regala qualche dolce, ma anche perché è molto attaccata alla chiesa ed è una grande promotrice della recita del Santo Rosario.

Quando l’ho vista venire da me, però, sapevo che aveva bisogno di qualcosa. Non aveva né sorriso né nipoti, e mi ha detto: “Padre, ha un po’ di tempo per parlare?”

“Certo, figlia mia, mi dica”.

“Non so come fare perché non parlino male di me. Ultimamente la gente ha detto molte cose false sul mio conto, quando non è sul lavoro sono le mie nuore o i miei vicini… Sei mesi fa al lavoro si sono inventati che stavo rubando del denaro e mi hanno cambiato settore. Almeno non mi hanno mandata via! La settimana scorsa una vicina ha superato il limite arrivando a dire che avevo una storia con suo marito…”

Essendo sacerdote, mi rendo conto che c’è molta sofferenza a causa delle persone che parlano male delle altre o inventano pettegolezzi malvagi e malintenzionati. Onestamente non riesco a capire come sia possibile che tra noi ci siano persone che augurano il male al prossimo. Preferisco consolarmi pensando che non si rendano conto del male che fanno.

Dopo aver ascoltato la disperazione della signora Blanca perché non poteva farci praticamente niente le ho detto: “Figliola, mi dispiace molto per quello che ha passato e mi rattrista molto sapere che non abbiamo imparato che la lingua uccide. Gesù è morto per la stessa cosa. È morto perché varie persone hanno gettato semi di malvagità intorno a Lui”.

“Ha ragione, padre, il nostro Dio ha sofferto nella propria carne il disprezzo e le cattive intenzioni delle persone malvagie”.

“La invito a pensare a Gesù in agonia sulla croce, a vederlo soffrire per qualcosa che non aveva commesso, a pensare come anche Lui sia stato accusato ingiustamente di blasfemia, pur essendo Dio in persona. Soprattutto, veda la sua umiltà e il suo affetto. Ricorda le parole di Gesù sulla croce?”

“Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”.

“Esatto, figliola, impari da Lui, che ha perdonato i suoi aggressori. Per favore, non serbi alcun rancore e non permetta che la gioia nel suo cuore si spenga o che la sua vita cambi per quello che dicono gli altri. Lei e Cristo conoscete la verità. Chieda la sua forza in questi momenti, e ricordi che con Dio tutto è più
facile”.

Dopo avermi ringraziato, la signora Blanca se n’è andata tranquilla e io ho sentito la necessità di andare a far visita al Signore nel tabernacolo. Mi sono inginocchiato davanti a lui e gli ho chiesto di venire nel cuore di tutte le persone che non si rendono conto del danno che fanno con le loro parole: “Tu che tutto puoi, insegnaci a seminare amore e buona volontà con le nostre parole e le nostre azioni per vivere in pace”.

E lì, in ginocchio, ho sentito come mi rispondeva il mio buon Gesù: “Tranquillo, cerco tutti i giorni di asciugare ogni lacrima e di dare forza a chi soffre a causa di ingiurie e parole malintenzionate; sono anche molto vicino a chi offende con la propria bocca perché si renda conto che può cambiare. Ma vi chiedo di essere pazienti, i miei tempi sono diversi ma perfetti, e alla fine tutti cambieranno…”

Sorelle e fratelli, vi racconto questo aneddoto perché anche voi avete sofferto e state soffrendo per le calunnie. Imparate da Cristo sulla croce, Egli sarà la vostra forza e la vostra consolazione. Lasciate tutto nelle mani di Dio e andrà tutto bene. Confidate in questa promessa?

Padre Sergio

Articolo pubblicato originariamente sulla pagina web http://www.padresergio.org

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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