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4 ragioni per recitare il Rosario ogni giorno: il legame con Fatima

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Tom Hoopes - pubblicato il 10/03/17

Il 100° anniversario delle apparizioni sembra un momento propizio per onorare la richiesta della Madonna

Quest’anno ricorre il 100° anniversario delle apparizioni di Fatima. Il messaggio di Fatima sulla “conversione dei peccatori” arriva provvidenzialmente un anno dopo l’Anno della Misericordia.

Vorrei sottolineare in questa sede l’importanza fondamentale dell’altro grande messaggio di Fatima: recitare ogni giorno il Rosario.

La mia famiglia recita il Rosario quotidianamente da quando mia figlia Cecilia aveva nove anni. Ero editore del National Catholic Register quando ha detto: “Papà, a lavoro continui a dire quanto sia importante recitare il Rosario, e allora perché non lo diciamo mai?”

Ops.

Lo abbiamo recitato da allora e ne siamo estremamente grati. Ecco quattro motivi per cui dovreste farlo anche voi.

Primo: Il Rosario quotidiano offre alla vostra famiglia una “sosta orante” quotidiana. Nel corso degli anni abbiamo verificato che quando recitiamo il Rosario siamo più uniti e più forti come famiglia – in modo quasi automatico. Questo vale per i Rosari parziali (a volte recitiamo solo una decina, o tre), per quelli frettolosi, quelli annoiati, quelli recitati mentre siamo in macchina, quelli distratti e i Rosari di qualsiasi altro tipo.

Perché? San Giovanni Paolo II descrive il motivo nella sua Lettera sul Rosario: “Pregare col Rosario per i figli, e ancor più con i figli, educandoli fin dai teneri anni a questo momento giornaliero di ‘sosta orante’ della famiglia… è un aiuto spirituale da non sottovalutare”.

Il Rosario offre una pausa a una famiglia impegnata, mette a tacere il rumore del mondo, ci riunisce e ci concentra su Dio e non su noi stessi. In una famiglia compie meraviglie, a livello sia psicologico che emotivo. Ma fa anche molto di più.

Secondo: Il Rosario quotidiano mette in campo un enorme potere spirituale nella nostra battaglia contro il peccato.

È una lezione che dimentichiamo continuamente. Nella vita spirituale la nostra forza non basta. Possiamo pensare di essere buoni o virtuosi, ma non ci vuole molto perché una tentazione inaspettata ci sconfigga.

Come ricordano il Catechismo e la costituzione pastorale Gaudium et Spes, l’uomo deve lottare per fare ciò che è giusto, ed è con grande sacrificio personale, e con l’aiuto della grazia divina, che riesce a raggiungere la sua integrità interiore.

La risposta della Scrittura al problema è l’esortazione reiterata a pregare. Se vogliamo avere una possibilità nella nostra vita cristiana, abbiamo bisogno di un momento regolare, sistematico e concentrato per ricollegarci alla forza spirituale di Gesù Cristo, nostro Signore e Fratello, e di Maria, la nostra Madre celeste.

Abbiamo bisogno del Rosario.

Terzo: Recitare il Rosario è la cosa più grande che possiamo fare per la Chiesa nei periodi di prova.

Papa Francesco ha raccontato che quando era vescovo si è unito a un gruppo che recitava il Rosario con San Giovanni Paolo II:

Pregavo in mezzo al popolo di Dio al quale appartenevamo io e tutti coloro che erano lì, guidati dal nostro Pastore… Sentii che quell’uomo, scelto
per guidare la Chiesa, ripercorreva un cammino fino alla sua Madre del cielo, un cammino iniziato fin dalla sua infanzia… Compresi la presenza di Maria nella vita del Papa. La testimonianza non si è persa in un istante. Da quella volta recito ogni giorno i quindici misteri del Rosario”.

Quello che vide il vescovo Bergoglio era il leader della Chiesa che riuniva tutti i fedeli in un unico atto di adorazione e richiesta. E questo lo ha cambiato. Al giorno d’oggi c’è grande mancanza di unità all’interno della Chiesa – vera disunione, su questioni fondamentali. Ma il Rosario ci unisce con quello che abbiamo in comune – nella nostra missione e nel nostro scopo, in Gesù nostro Fondatore e in Maria, nostro modello. Ci collega anche ai credenti di tutto il mondo, come “esercito di guerrieri di preghiera” sotto il papa.

Quarto: Recitare il Rosario cambierà il mondo.

A Fatima, la Madonna lo ha detto espressamente: “Recitate il Rosario ogni giorno per portare pace al mondo”.

La dedizione della mia famiglia al Rosario quotidiano è aumentata dopo gli attacchi terrorristici dell’11 settembre 2001, quando Giovanni Paolo II ha chiesto Rosari quotidiani per la pace. Nella sua Lettera sul Rosario, ha aggiunto una nuova e urgente richiesta per i Rosari quotidiani: per la famiglia, sotto attacco in tutto il mondo.

Anche senza tutti i benefici che traiamo personalmente dal Rosario, il Rosario quotidiano sarebbe ancora importante perché la storia ha provato il suo potere, dalla battaglia di Lepanto al collasso dell’Unione Sovietica.

Recitare il Rosario non è facile, e spesso si recita meccanicamente o per dovere, ma anche così vale la pena di pregarlo. Per noi e per tutto il mondo. Ogni giorno.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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